Il silenzio sulla Roma-Viterbo

Il silenzio sulla Roma-Viterbo


Non solo la Roma-Lido o le scale della metropolitana della Capitale, ma anche la Ferrovia Roma-Nord va malissimo, ma oggi al disservizio quotidiano si aggiunge anche un disservizio... informativo



Questa la denuncia del Comitato Pendolari Ferrovia RomaNord

oggi stranamente i canali di comunicazione di ATAC (sito web, Twitter e Telegram) non riportano soppressioni o ritardi per la nostra linea. 

Ci risulta invece che ci siano, come da foto.  

Segnaliamo tutto qua se possibile (possibilmente con foto a cartelli e a display o altro) e fare anche reclami ufficiali su sito ATAC. 

È importante





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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Mah, secondo me ormai il problema dei disservizi di questa disgraziata azienda sono irrisolvibili, se non si prendono seri e mirati provvedimenti al riguardo da parte di chi di dovere. Le varie associazioni di tutela dei consumatori romane, poi, non fanno assolutamente niente, mentre dovrebbero continuamente presentare denunce, esposti e quant'altro. Il vero "silenzio", secondo me, è la totale assenza di intervento, appunto, da parte delle suddette associazioni, che a questo punto non si capisce nemmeno a che cosa servono. Però, va anche detto che, obiettivamente, come già detto altre volte, ci sono, su questa ferrovia, delle carenze sia infrastrutturali che di veicoli ferroviari disponibili che non consentono, in tempi brevi, una risoluzione di questo problema. Secondo me, hanno fatto male a radiare completamente i vecchi treni della dotazione di origine del 1932 che, seppure ormai obsoleti, avrebbero comunque consentito di disporre, numericamente, di materiale aggiuntivo per poter fare, se non altro, alcune corse nella tratta Catalano-Viterbo, visto che, a Roma, ormai non erano più utilizzabili a causa dei marciapiedi alti delle stazioni, modificati in tempi recenti. I treni che si sarebbero potuti tenere in servizio avrebbero potuto essere i quattro reversibili modificati negli anni sessanta (motrici 27-30 e rimorchiate pilota 79-92), se non altro in attesa di ulteriori treni nuovi. Anche questo fatto fa capire la scriteriata gestione del parco rotabili disponibile: si accantonano treni ancora utilizzabili senza attendere l'effettivo arrivo di mezzi nuovi.