“La ferrovia Roma Nord è diventata una scuola di sopravvivenza”

“La ferrovia Roma Nord è diventata una scuola di sopravvivenza”


La denuncia del comitato Pendolari ferrovia Roma nord: "Regione Lazio e Atac sono responsabili allo stesso modo" La situazione sta velocemente e drammaticamente precipitando sulla ferrovia Roma nord



Il servizio erogato dal gestore Atac è sotto i minimi storici, si sta scrivendo un nuovo e triste capitolo per il trasporto pubblico locale.

Dal primo luglio, con l’entrata in vigore della più restringente normativa Ansf la nostra ferrovia nella tratta extraurbana è di fatto azzerata, con la riduzione dell’offerta su ferro e l’aumento delle corse bus sostitutive.

La regione Lazio e Atac sono responsabili in egual modo della situazione attuale alla quale si aggiunge il fatto che il concordato preventivo di Atac blocca qualsiasi sviluppo o innovazione sulla linea a breve.

Stiamo ancora aspettando di avere nuovi treni, raddoppi di tratta, investimenti sulle infrastrutture e nel frattempo, a causa della insufficiente manutenzione sul materiale rotabile, si guasta almeno un treno al giorno causando disservizi continui, tra soppressioni e ritardi, al limite dell’interruzione del servizio erogato.


Il caos del 29 ottobre (Video)
Questa situazione è inammissibile per chi paga un servizio che non ha! 

Ormai la nostra linea è diventata una scuola di sopravvivenza, con danni indicibili all’utenza pendolare: studenti, lavoratori e anche turisti!

Chiediamo quindi con forza che la regione Lazio prenda immediati e contingenti provvedimenti di natura eccezionale, chiediamo che vengano rimossi i responsabili del servizio ferroviario e che al più presto Atac venga sostituita nell’esercizio perché si sta seriamente rischiando di chiudere la ferrovia entro qualche mese, altro che investimenti e proclami.

Chiediamo alla corte dei conti di indagare sullo stato del contratto di servizio che regola il nostro trasporto: a fronte di un corrispettivo annuale di 90 milioni di euro verso Atac è acclarato che non vengano erogati da tempo i chilometri contrattualizzati e sanzionato il gestore. 

Quello che viviamo e paghiamo tutti i giorni non è un servizio ma un disservizio in piena regola!

Chiediamo a tutti i pendolari di segnalare formalmente i disservizi perché ne resti traccia, altrimenti sarà vana ogni sofferenza patita durante i nostri viaggi della speranza. 

Basta chinare la testa sperando di arrivare sani e salvi a destinazione, bisogna attivarsi (e non lamentarsi solamente) per cercare di migliorare la situazione.

I problemi non si risolvono da soli o lasciandoli lì. Il 7 novembre alle 18 al teatro Le Sedie di Labaro ci vediamo tutti per dare una scossa.

Da Tuscia Web


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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Che tristezza, se penso che, tanti anni fa, con la ferrovia Roma Nord ci si poteva regolare l'orologio come efficienza e puntualità dei treni, nonostante poi ci fossero, fino al 1986, solo il parco rotabili della dotazione di origine della ferrovia: dieci elettromotrici, ventuno rimorchiate e quattro locomotori, materiale ottimo, robusto e, soprattutto, molto ben tenuto. Conoscevo molto bene il dirigente dell'officina di Catalano, il Perito Industriale Sergio Maestri, persona che svolgeva il suo lavoro con grande capacità, professionalità e competenza, nonchè con un forte attaccamento alla ferrovia. Da quando gente valida come lui è andata via, la ferrovia è precipitata via via dalle stelle alle stalle. Che vergogna, che schifo.
Ecco il parco treni di una volta, che conoscevo molto bene:

http://www.tramroma.com/tramroma/rete_ext/srfn/rotabili/srfnrot_02.htm