Insultato dal conducente perché ho scattato una foto

Insultato dal conducente perché ho scattato una foto


Pillole di disagio: Insultato dal conducente del 170 perché ho scattato una foto per far vedere a mia moglie il motivo del mio ritardo. È questa la politica di Atac?



Vi voglio raccontare una storia che ho trovato su twitter, una storia, tra le tante storie di disagio dovute al blocco della metro di lunedì scorso.

Lo scopo di questo racconto non è, come potrebbe apparire ad una prima lettura, un attacco ad un singolo conducente Atac, ma al contrario la spia che quando le cose vanno male, l'azienda lascia i dipendenti in balia degli eventi. O almeno così pare.

Il racconto di FanForFun

Arrivo a Termini, Katia mi aveva suggerito il 170. 

C'era la gente aggrappata di fuori, faccio una foto per mandargliela e farle capire la situazione. Arriva il conducente e mi dice "perché dovete fa le foto, sempre a fa' polemica". 

Gli rispondo di guardare il cellulare, per fargli capire che stavo facendo altro. 

Lui insiste, io gli dico di farsi i cazzi suoi, lui continua a straparlare, gli chiedo se ha la coda di paglia e lui mi manda a fanculo. Civiltà Atac.


Ora vi darò la mia opinione, poi chiederò la vostra: come anticipato prima, credo che la giornata di ieri, con la metro bloccata, fosse stata molto stressante per chi, in strada, doveva gestire il flusso di utenti extra che si riversava sui mezzi di superficie.

Detto questo, non voglio giustificare il comportamento dell'autista, ma semplicemente far notare che cazziare un utente che fa una foto dell'autobus strapieno, a mente fredda non sarebbe dovuta essere la priorità per quell'autista.

Ed invece si è arrivati all'alterco tra utente ed autista.

La mia impressione è che in momenti di crisi, autisti e macchinisti siano lasciati un po' troppo soli ad affrontare le ire di una città che giorno dopo giorno ne ha le scatole piene di spostarsi con i mezzi pubblici in queste condizioni.

A titolo di cronaca vorrei ricordare che nella giornata di ieri ci sono stati disagi:

  • Sulla Roma-Lido con il guasto di due treni, quasi in simultanea
  • Sulla Metro B, per il fatto luttuoso che sappiamo
  • Sulla Metro A guai per una buona mezzora - in ora di punta - per un malore occorso ad un passeggero
  • Ancora sulla Roma-Lido nel trdo pomeriggio un treno appena partito da Porta San Paolo guasto
  • Un servizio bus che ieri mattina era all'80%, ma come sappiamo scende drammaticamente nel pomeriggio, con l'aggravante che alcune vetture sono state usate come navette sostitutive e distratte dal servizio ordinario

In pratica un casino.

Ora tocca a te, sei d'accordo con la mia visione che tende a spiegare il singolo comportamento di un singolo autista come frutto della scarsa organizzazione o invece ti è capitato di vedere certi atteggiamenti anche in situazioni meno stressanti.

Lascia un commento qui sotto e, se vuoi, raccontami la tua esperienza



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4 Commenti

Anonimo ha detto…
Beh, questo conferma una mia teoria, ossia che, in alcuni casi, le aggressioni verbali e fisiche taluni conducenti se le vanno anche a cercare, tenendo simili comportamenti.
Anonimo ha detto…
Premesso che, comunque, è consentito fotografare il veicolo ma non il volto di chi lo guida, nel rispetto delle norme sulla privacy, va anche detto che i conducenti di autobus di oggi (non tutti certo, parlo di alcuni di loro) sembra non vogliano capire che sono, ai sensi delle leggi vigenti in materia, Incaricati di Pubblico Servizio, nonchè anche Pubblici Ufficiali (artt. 357 e 358 C.P.) nel caso abbiano pure la qualifica di Polizia Amministrativa, pertanto non possono e non debbono permettersi taluni atteggiamenti: la loro condotta deve sempre essere impeccabile, anche in presenza di situazioni difficili. Mai perdere il controllo, mai insultare viaggiatori o utenti della strada, anche se scorretti, nonchè tenere sempre una condotta impeccabile ed un atteggiamento professionale: questo deve saper fare un buon conducente di professione, altrimenti cambiasse lavoro, se ritiene di non essere all'altezza di svolgerlo come si deve. Sempre che poi ne trovi un altro, visti i tempi, perchè le aziende di trasporto, specialmente oggi, visto che il costo del personale è un costo incomprimibile, tentano di ridurlo aumentandone la produttività, e non credo gradiscano molto, se non ci sono valide e motivate cause, la richiesta di scendere dalle vetture per fare altre cose...
Anonimo ha detto…
Come ho già avuto modo di scrivere in altri miei precedenti commenti, fermo restando che trattasi di un lavoro stressante, questo non giustifica comunque taluni atteggiamenti che vedo da parte di alcuni conducenti (non di tutti, sia chiaro): guidano chiacchierando al telefono con parenti o amici, corrono come matti, frenano bruscamente, ad ogni richiesta di informazioni rispondono male: non va bene. Ora, se potrebbe essere vero che, in talune circostanze, l'azienda li "lasci soli" in presenza di situazioni difficili, è altrettanto vero che non è giustificabile, ad esempio, che un autista fermi l'autobus, scenda e minacci di aggredirmi fisicamente per una semplice critica fattagli (in modo corretto) pochi momenti prima di scendere, insultando anche mio padre che è un uomo mite e anziano (fatto accadutomi a piazzale Flaminio circa dieci anni fa, sulla linea M). Ora, se io fossi stato una persona "fumantina" ed attaccabrighe, probabilmente avrei potuto arrivare ad alzargli le mani, viste le sparate da scaricatore di porto che gli uscivano dalla bocca (che cazzo voi, mo te meno a te e a tu' padre, te poi statte zitto...), anche se non si deve fare (e qui torniamo al discorso "aggressioni": in alcuni casi, potrebbe anche dipendere da loro, almeno in parte). Quindi, tutto si può spiegare o giustificare, ma fino ad un certo punto: un conducente di autobus ha anche delle responsabilità e dei doveri a cui deve attenersi, e deve essere preparato anche ad affrontare situazioni difficili, qualora le circostanze lo richiedano, altrimenti non è un buon conducente. Ed aggiungo, che, in altre aziende più "serie", comportamenti come quelli dell'esempio dianzi citato porterebbero dritto dritto al licenziamento del conducente. Ed ecco anche perchè il personale addetto alla conduzuone dei veicoli andrebbe, secondo me, meglio selezionato e meglio formato (e, certamente, va poi anche trattato nei giusti modi, quello non lo nego, ad esempio premiandolo e motivandolo se lavora bene, non sottoponendolo a turni massacranti, assistendolo nei giusti modi, ecc.).
Anonimo ha detto…
Insultato dal conducente? Benissimo: si chiamano i Carabinieri e lo si denuncia. Oppure si prendono i dati del veicolo (matricola aziendale, ecc.) e si fa scrivere all'ATAC una lettera da parte di un avvocato. Se noi utenti non cominciamo a fare così, non cambieranno mai le cose.