Biglietti e abbonamenti, dal 2023 su il costo?

Biglietti e abbonamenti, dal 2023 su il costo?


Biglietto di corsa semplice (BIT) da 1,50 a 2,00 €, abbonamento mensile da 35,00 al 46,70 €, abbonamento annuale da 250 a ben 350 €, ecco quanto si apprende dal Contratto di Servizio 2018-2032 di Trenitalia


Il contratto di servizio

Il documento, stipulato il 22 giugno 2018, all’articolo 13, comma 5 sembrerebbe stabilire un preciso cronoprogramma degli adeguamenti tariffari nei prossimi anni. 

Già dal 1° gennaio 2019 gli abbonamenti annuali Metrebus Roma agevolati per giovani e studenti dovrebbero diminuire di 10 € rispetto al costo attuale di 130 – 150 € a seconda del reddito ISEE.

Successivamenti, si legge al paragrafo “c”, dal 1° gennaio 2021 sarà incrementato il prezzo degli abbonamenti Metrebus Lazio.

Come ultima fase, dal 1° agosto 2023, si verificherà un ulteriore incremento del Metrebus Lazio e il ritocco dei costi del sistema tariffario urbano di Roma, come inizialmente citato.



Fonte sito Trenitalia (pag. 118)

Che la direzione sia quella di aumentare il costo del biglietto è ormai una tendenza che si registra più o meno in tutto il paese. Ma se da una parte Milano (che ha già aumentato il biglietto a 2,00 €) avrà a breve anche la quinta metropolitana all’aeroporto, a Roma, forse, nel 2023 la sola metro C sarà allungata di appena due fermate.





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3 Commenti

Anonimo ha detto…
Più che aumentare le tariffe sarebbe forse il caso di far pagare a tutti il titolo di viaggio. Così facendo. ci rimettono solo i fessi che pagano. Se i capitreno di Trenitalia stessero meno in cabina (che ormai manco gli compete più, salvo casi particolari) e più in giro per il treno a controllate i biglietti, forse sarebbe meglio...Circa Milano, che ha già il biglietto ordinario a 2 Euro, va appunto detto che, almeno, ha un trasporto pubblico degno di tanto nome, che molto si avvicina, come qualità e tipologia di rete, a quello delle città europee più evolute. Inoltre, in quella città, la lotta all'evasione si fa concretamente, non a chiacchiere come a Roma.
Anonimo ha detto…
Beh, ma era prevedibile. Poichè a Roma e nel Lazio la lotta all'evasione tariffaria viene fatta soltanto a chiacchiere (perchè questa è la realtà), sia dall'ATAC che da Trenitalia, mi pare ovvio che a pagare saranno solo ed esclusivamente i fessi: chi evade, evade ed evaderà. Per esempio, ancora non si decidono ad attivare i tornelli alle stazioni RFI, come ad esempio Valle Aurelia: che li hanno messi a fare, non si capisce. E pure la COTRAL mi sta un po' deludendo, al riguardo: il controllo dei biglietti da parte degli autisti all'atto della salita sui bus, a dispetto delle trionfalistiche proclamazioni al riguardo, viene fatto, in diversi casi, in modo molto blando ed approssimativo (certamente non come sui bus londinesi...). Pertanto, l'unica strada sarà l'aumento tariffario, alla faccia (appunto) dei poveri fessi, che continueranno a pagare il viaggio anche ai furbi. Si potrebbero invece aumentare le tariffe dei parcometri, dato che contribuiscono a finanziare una quota parte del TPL, ma la dea automobile non si tocca, per carità...
Anonimo ha detto…
A Milano è vero che è aumentato a 2 Euro dallo scorso 15 luglio, ma ci sono parallelamente alcune altre agevolazioni, come spiegato qui:

https://www.mentelocale.it/milano/articoli/80011-atm-milano-biglietto-2-euro-ufficiale-ecco-quando-cosa-cambiera.htm