Perché Virginia Raggi annuncia autobus come se non ci fosse un domani

Perché Virginia Raggi annuncia autobus come se non ci fosse un domani


Un'articolo ben fatto è nulla se non ha un titolo che coinvolge e questo decisamente lo è. La cosa bella è che l'articolo di Next è interessante dal titolo, fino all'ultimo punto e tenta di spiegare la bulimia di annunci del Sindaco sui famosi 227 bus in arrivo - ma fermi a Bologna



Noi non sappiamo quando arriverà la fine del mondo, se sarà di giorno o di notte. Ma di una cosa siamo certi, come diceva Fortebraccio dei democristiani: anche quel giorno Virginia Raggi annuncerà autobus che non sono ancora arrivati.

Perché Virginia Raggi annuncia autobus come se non ci fosse un domani

Da qualche tempo infatti gli acutissimi responsabili dell’ufficio stampa & propaganda della sindaca, che si meritano tutto lo stipendio da centomila euro che gli paghiamo con i nostri soldi di cittadini, annunciano l’arrivo di nuovi autobus in città. 

In questo post appena pubblicato, che ha il pregio di mostrare le facce di Linda Meleo, Enrico Stefàno e Paolo Simioni (oltre a quella della sindaca), ovvero dell’intero parco di responsabili dell’orribile servizio di ATAC, la Raggi annuncia per la miliardesima volta di aver acquistato 227 bus e che i primi saranno “presto” su strada. 

Siccome l’ufficio stampa & propaganda della sindaca è pagato per mentire, non si dice una parola sul perché si dica “presto” ma non si dice il giorno.

Il motivo è piuttosto prosaico: i bus sono ancora fermi perché la delibera con cui il Comune di Roma doveva darli ad ATAC non è ancora pronta, o meglio: quella approntata era sbagliata. 

In più, l’ufficio stampa & propaganda non dice, perché in effetti fare di conto è qualcosa che esula dalla loro logica, che gli autobus in meno di ATAC sono attualmente trecento: se ne arrivano 227 saremo sempre con bus in meno.



Raggi quindi continua ad annunciare autobus per contrastare la rabbia dei romani che ancora oggi sono in attesa di bus alla fermata alla faccia del concordato voluto dai grillini che non ha cambiato nulla. 

Proprio ieri la sindaca aveva annunciato la stessa cosa:



Il 27 giugno, stesso post con stessi annunci:



Il 25 giugno, ancora un post con i 227 autobus promessi:



E se si va a ritroso o se si cerca nelle bacheche dell’assessora, dell’ex presidente della Commissione Trasporti e di altri consiglieri si trova la stessa litania.

Come Virginia Raggi vi sta facendo fessi annunciando autobus

Il diabolico piano è chiarissimo: visto che a Roma autobus non ne passano, cominciamo a parlare di quelli che arriveranno (anche se ne sono arrivati solo 50 e non 227) così facciamo dimenticare l’orrenda figura di merda fatta da ATAC con i bus israeliani e cerchiamo di buttarla in caciara per non far accorgere i romani di un’evidenza ormai chiarissima a tutti: il MoVimento 5 Stelle ha voluto un concordato per ATAC che ha caricato sulle spalle dei cittadini romani un bilancio in attivo al prezzo della dilazione di crediti della municipalizzata nei confronti del Comune (e quindi di tutti noi) ma nel frattempo gli autobus continuano a non passare.



Ciò che è più scandaloso però è  che ATAC continua a non rispettare il contratto di servizio con il Comune, garantendo milioni di chilometri in meno rispetto a quanto scritto. Lo ha fatto nel 2016, nel 2017 e nel 2018 senza che nessuno nel municipio a 5 Stelle abbia mai avuto nulla da ridire. Ma la Raggi & Co. sono costretti a reggere il gioco alla municipalizzata che pretende il pagamento di biglietti a fronte della corresponsione di un servizio inferiore al minimo sindacale (e alla pubblica decenza).  

Per questo la Raggi è costretta a parlare di bus in arrivo che ancora non arrivano e di stecche di legno per le panchine: perché altrimenti rischia di far accorgere qualcuno che sta fregando la città.


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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Tutto questo è tipico della beceraggine politica regnante da un po' di anni a questa parte a Roma. Quando non si sa bene cosa fare e cosa proporre, ecco che salta fuori il postulato: "Compriamo nuovi veicoli", che non risolve a monte il discorso, quando si ha un'azienda esercente che fa acqua da tutte le parti, che non risponde ad una razionalità aziendale e che, tra l'altro, non è in grado di soddisfare una buona parte del contratto di servizio che ha con il comune.
Del resto, se dessero retta a chi ne capisce più di loro e che (lo ripeto per l'ennesima volta) ha scritto un libretto nel quale venivano indicate le soluzioni possibili a questa crisi, forse non saremmo in questo pasticcio. E, sempre per l'ennesima volta, posto qui un link per la lettura di quel libretto, che andrebbe letto e riletto, specialmente dai "soloni" della giunta attuale:

http://www.romafaschifo.com/2018/04/lagonia-di-atac-e-il-colpo-di-grazia.html