La metropolitana a Roma soffre il caldo


Le chiamate per i soccorsi, gli svenimenti, i malori, il caldo asfissiante: come per gli autobus, la metropolitana a Roma soffre il caldo perché l’aria condizionata o non funziona o funziona a scartamento ridotto. 



In attesa che Linda Meleo chieda un report, sono tante le segnalazioni che arrivano dei lettori e sui social network.

Gli svenimenti e i malori nella metropolitana a Roma

Anche perché nella linea B i treni vecchi e con i finestrini aperti non sembrano rispondere alle necessità di un viaggio in condizioni di minima civiltà, mentre sulla A gli impianti di climatizzazione risultano funzionanti ma c’è troppa gente nei vagoni durante le ore di punta, anche perché ci sono ancora stazioni chiuse perché la ditta pagata da ATAC con i soldi dei romani non ha lavorato a dovere, secondo ATAC (loro non sono d’accordo).

E alla questione il Corriere della Sera Roma aggiunge un elemento in più, facendo notare che sulla B-B1, percorsa soprattutto dai vecchi convogli, oltre al caldo potrebbe aver inciso il tasso di Pm10 che – come evidenziato dalle inchieste del quotidiano grazie al rilevatore omologato messo a disposizione dall’associazione AriAmbiente – tocca picchi anche cinque volte superiori alla soglia di legge (243 microgrammi per metro cubo sotto la stazione Tiburtina contro il limite di 50 fissato dalla legge).

In ogni caso è difficile parlare di servizio pubblico quando nelle stazioni tra scale mobili rotte e ascensori guasti, gli impianti fermi erano 100 su quasi 400: praticamente più di uno su quattro era inutilizzabile. 

Il nuovo appalto doveva partire il primo giugno ma è slittato a luglio

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3 Commenti

Anonimo ha detto…
A parte che i "vecchi treni della metro B" vecchi non sono, per essere rotabili ferroviari, ed hanno pure prestazioni superiori ai CAF, per certi aspetti, vorrei sottolineare che lo stesso tipo di treni, in servizio sul metrò di Lima, nel Perù, sono stati tutti climatizzati. Perchè qui a Roma no? Chiediamoci questo.
Invito nuovamente a leggere questo articolo:

http://www.romafaschifo.com/2013/12/che-differenza-passa-tra-la-metro-b-e.html

P.S.: Ma quando c'erano, sulla B, solo i treni serie MR, che certamente non erano climatizzati, tutti svenivano dal caldo? Non mi risulta affatto.
Anonimo ha detto…
Da una relazione tecnica della allora I.M. Intermetro su questi treni della linea B anni ottanta (le motrici serie MB 100 e 300), si legge che:"Il comparto viaggiatori è munito di ventilatori tangenziali di ricircolo, posti sopra i finestrini, in modo da garantire una quanto più possibile diffusione dell'aria nel comparto viaggiatori". Ma tale impianto è tenuto efficiente, su questi treni? Anche questo è il discorso.
Anonimo ha detto…
Che poi, io dico pure un'altra cosa. Data la disponibilità di treni più moderni come i CAF, logica vorrebbe che, con i treni serie MB 100 e 300, si facesse come, nei primi anni novanta, si faceva con gli ormai anziani autobus FIAT 421, i quali in estate venivano fermati, avendo il motore posto sotto il sedile del conducente, e data ala disponibilità di autobus più moderni. Ma, evidentemente, i CAF non bastano nemmeno in estate per far funzionare la linea B (la quale ultima avrà chissà quanti treni fermi per guasti o altro), quindi le MB 100 e 300 non hanno diritto a ferie estive, data anche la loro elevata affidabilità (lo testimoniano, appunto, le loro colleghe del metrò di Lima, dove però sono state tutte climatizzate...).