Commissione mobilità sulla vicenda dei 70 bus israeliani


Il 26 giugno si è svolta una fondamentale Commissione Mobilità sullo stato dei 70 bus affittati - e mai usati - da Tel Aviv. Questo il verbale da DirettamenteRoma



Buongiorno a tutti! Oggi per la Commissione Mobilità siamo in una location di alto livello: Palazzo Senatorio. Siamo in attesa dell'arrivo di tutti i consiglieri.

Calabrese (5S): "si è vista nelle ultime settimane la ricostruzione sui giornali della vicenda. E noi come parte politica abbiamo dovuto convocare questa commissione per poter dare risposte. 

Secondo noi Atac dovrebbe individuare i responsabili. Ci aspettiamo che l'azienda si metta nelle condizioni di non commettere più questo tipo di errori."

Presente anche l'Assessora Linda Meleo.

"La città si aspettava da tempo l'arrivo su strada di questi nuovi bus. La città e i cittadini si ritrovano con corse saltate e autobus guasti e tutto ciò non va bene."

"I cittadini sono esasperati e purtroppo questa esasperazione può portare a gesti discutibili nei confronti degli operatori dell'azienda. 

Noi ci sentiamo di affermare con forza che l'azienda dovrebbe compiere un cambiamento ormai atteso da troppo tempo.

Uffici Atac: "Il piano industriale di Atac prevedeva e prevede per il 2019 che la superficie produca 94 milioni di km. Per arrivare a questa cifra si sarebbero dovuti inserire nuovi bus. Nel 2018, ad aprile e maggio, il Comune affida ad Atac l'appalto per l'acquisto di nuovi bus ma la gara era andata deserta. Successivamente il Comune ad agosto si è appoggiato a Consip. 

Gli ordini vengono sottoscritti materialmente a novembre 2018. 

Si genera così all'epoca un punto di incertezza per Atac per quanto riguarda l'inserimento di nuovi bus. Ad ottobre 2018, Atac sottopone ai commissari un piano B: possibilità di noleggiare bus a breve termine. Si percorre così una strada nuova, progettando una gara per quello che è un mercato nuovo. 

Abbiamo pubblicato un avviso a manifestare interesse per il noleggio di 100 mezzi. È arrivato un numero di proposte inatteso, precisamente sette, da operatori nazionali: Di Maio officine Srl, Cialone Tour, BusItalia, Troiani Bus, Schiaffini Travel, Transervizi e Basco."

"A quel punto l'azienda entra nella logica di fare uno screening, creando una commissione di valutazione. Nel bando avevamo messo come requisito minimo che i mezzi fossero Euro 3, e quindi ci giungono anche bus molto anziani nelle varie proposte."

"La proposta di Basco prevedeva questi bus presenti a Tel Aviv, e disponibili per il noleggio. La nostra idea era di sostituire mezzi nostri ormai in difficoltà, e con basse prestazioni a livello di km fatti, con questi bus. 

Sono stati fatti dei sopralluoghi e sono state compiute delle schede tecniche. A seguito dei sopralluoghi abbiamo formulato l'offerta."

"Oltre a Basco, fra le proposte abbiamo accettato la proposta di Cialone, mettendo a disposizione 38 mezzi di piccola grandezza che circolano da marzo."

"Tornando a Basco, per quanto riguardava i mezzi usati era la proposta che ci avrebbe garantito i bus con le prestazioni maggiori. Nel contratto sarebbero state previste delle penali importanti in caso di mancanza dei livelli delle prestazioni dei mezzi garantite."

"Noi abbiamo cercato di rendere la procedura più ampia possibile. Dato che nel mercato i broker esistono, abbiamo cercato di tenere le maglie più larghe possibili."

"Gli oneri e le responsabilità delle immatricolazioni sono a carico del fornitore. Chi usufruisce di un prodotto deve pretendere che sia in regola, ma spetta al fornitore interessarsi e adeguarsi per rendere a norma di legge il prodotto fornito. 

Nel contratto erano previste delle date di consegna."

"Il percorso con Basco è stato seguito quotidianamente. L'azienda ci ha informato di ogni novità, anche per lo sbarco dei primi 15 bus, approdati a Salerno. La Motorizzazione di Bari li aveva ritenuti adeguati al collaudo tecnico. E qui si è creato l'intoppo. Secondo la loro interpretazione della norma europea, possono essere immatricolati mezzi previsti dalla legge attuale, e quindi non i mezzi in questione. 

La norma comunitaria pone il tema dell'immatricolazione dei mezzi che provengono da stati non EU, per evitare il fenomeno del dumping."

"Così Basco ci comunica nuove date per la consegna. In prima battuta abbiamo deciso di accettare il nuovo calendario. Avevamo l'idea di ottenere da Basco documentalmente le prove dell'immatricolazione di un mezzo in Germania. E in più l'azienda aveva già portato 44 mezzi in Italia."

"Atac non avrà danni economici da questa vicenda."

Calabrese (5S) : "Quando ci sta un contratto, ci dovrebbero essere degli obblighi. La consegna non è stata eseguita. Atac e la cittadinanza hanno avuto un danno. State facendo attività per tutelarvi?" 
Atac: "le attività sono in corso. È in corso, e in fase di chiusura, un'interlocuzione post-contratto con Basco per verificare le condizioni in alternativa di un giudizio, a seguito del riconoscimento da parte di Basco di un danno, proprio per evitare un possibile giudizio."

Calabrese (5S) : "vorrei fare una domanda un po' stupidella. La Basco si sarebbe rivolta alla Motorizzazione tedesca. Il Comune è stato messo al corrente all'epoca di tutto ciò?" 
Ass. Meleo: "verbalmente sì. Per me sono sempre state informazioni riservate."

Calabrese (5S) : "faccio questa domanda perchè ormai spesso capita che ci siano fughe di notizie importanti, che portano un danno." 

Atac: "Atac è una vittima delle fughe di notizie. Anche a Basco non ha fatto bene."

Piccolo (PD): "il 17 maggio lascio un'interrogazione alla sindaca riguardante questa vicenda. Non mi è mai giunta la risposta. L'opposizione chiede e domanda, ma non giungono risposte.

Non si tratta di una fuga di notizie. Due mesi senza risposta."

Calabrese (5S): "quando avete mandato i vostri tecnici per compiere i sopralluoghi in Israele?" 
Atac: "dal 7 al 9 gennaio i tecnici sono andati a Tel Aviv per fare i sopralluoghi tecnici. Il 16 gennaio si è chiusa l'attività di valutazione, stilando risultati delle verifiche."

"Se Basco aveva disponibilità dei mezzi, già prima del contratto fatto con noi, non lo sappiamo."
Ass. Meleo: "credo vada riconosciuto sempre l'impegno e il grande lavoro di risanamento di questa azienda da parte dell'amministrazione. 

A noi interessa capire dove non ha funzionato il meccanismo. I primi a pagarne saranno i cittadini. Ci serve capire cosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. Mi sono rapportata con i vertici dell'amministrazione ogni giorno. "

Di Palma (5S): "c'è da dire che da questa vicenda viene fuori un grave danno d'immagine per la città. Mi era giunta tempo fa una segnalazione da parte di un sindacato di Atac per quanto riguarda delle criticità dei nuovi bus, come la postazione dell'autista che non sarebbe così sicura, perchè mancherebbe la cabina con lo sportello che oggi vediamo su tutti i mezzi. Mi hanno segnalato anche problemi per quanto riguarda le aperture e le chiusure delle porte."

Atac: "se avessimo fatto un bando, inserendo i requisiti dei mezzi romani, non avremmo ricevuto risposte. Se avessimo preteso le stesse caratteristiche dei mezzi attualmente circolanti, non saremmo andati lontani. Siamo noi la particolarità, no gli altri paesi."

Di Palma (5S): "c'è necessità di bus per il servizio sì, ma c'è anche un grave problema come quello della sicurezza degli autisti. Non deve essere un tema marginale."

Piccolo (PD): "questa commissione arriva tardi. Mi sembra che i due attori principali della questione abbiano fatto il massimo. Il fatto qui è il problema dell'interpretazione della norma europea. È nostro dovere il dare soluzioni. Siamo in grado come Roma Capitale di richiedere al Ministero un'interpretazione chiara? Vorrei chiedere ai nostri colleghi parlamentari un'interrogazione al Ministero per avere un foglio di carta con scritto il perchè di questa incomprensione."

Ass. Meleo: "c'è stato solo il diniego."

Chiossi (5S): "nel piano industriale approvato trovo la stima dei km di superficie stabiliti in 94 milioni. Questo numero non verrà raggiunto. Come intenderà affrontare il problema Atac?" 
Atac: "siamo impegnati a mettere in strada il prima possibile i 127 bus pronti per la consegna grazie alla gara fatta con Consip. Arriveranno a breve."

Stefàno (5S) : "ad oggi, per colpa di questa diversa interpretazione della norma, siamo a questo punto. Non voglio difendere Atac o Basco. Secondo me è stata utile la relazione di Atac. In attesa di avere i bus presi con Consip, avremmo avuto intanto dei mezzi noleggiati e già pronti. Qui ci sono molte vittime. Un po' tutti abbiamo commesso degli errori."

Uffici Basco: "Atac con noi si è comporata sempre in maniera perfetta. Le vittime della vicenda sono proprio Atac e la stessa Basco. È una storia triste per l'azienda e dispiace per il non aver potuto mettere su strada questi mezzi. 

I bus non sono israeliani, ma di produzione svedese, quindi europei. Stiamo parlando di Euro 5 che avrebbero sostituito bus di Euro 3."

Viene fuori una situazione un po' surreale. Per fare un sunto, di questi iniziali bus giunti in Italia da Israele, ne è stato lasciato immatricolato uno solo, con targa italiana quindi. Agli altri era stata invece revocata. La domanda che sorge è perchè agli altri 11 mezzi è stata revocata l'immatricolazione? E soprattutto, perchè in Germania hanno interpretato in un modo la norma europea, mentre in Italia è stata interpretata in maniera opposta?

Atac ci fornisce anche un aggiornamento per quanto riguarda la situazione dei guasti dell'aria condizionata, tema affrontato nella commissione di qualche giorno fa. L'azienda rivela di aver diminuito i guasti dei mezzi di circa 60 unità al giorno.

Il presidente Calabrese dichiara chiusa la commissione, e noi chiudiamo la diretta. Buona Roma a tutti/e!




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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Mi fa ridere la mancanza della cabina antiaggressione. A parte che chiudere il conducente in cassaforte non è la soluzione (perchè significa anche fregarsene della sicurezza dei passeggeri), che invece è non tollerare più certi fenomeni a monte, non vedo per quale motivo non si poteva applicare come modifica. A titolo di confronto, quando nei primi anni ottanta l'ATAC prese due tram usati tipo PCC dall'ATM di Milano, gli stessi vennero sottoposti a tali e tante modifiche presso le officine aziendali di via Prenestina che quasi erano irriconoscibili. E oggi non si è in grado di applicare una porta chiudente meglio il posto guida?! Ma, allora, era ancora un'altra ATAC...
Poi ci si chiede: ma tutti questi problemi perchè non si sono esaminati a monte invece di accorgersene a valle, ossia a cose quasi fatte?!
La seduta sicuramente si è chiusa, in realtà, con una domanda che si saranno posti tutti i partecipanti alla stessa: "Scusate, ma cosa è un autobus?!".