“Mettere l’indicazione della sperimentazione lo ritengo sbagliato, visto che si avvertono potenziali evasori e il biglietto fino a prova contraria bisogna sempre averlo" Questo è il nostro pensiero, quale è il tuo? Lascia un commento qui sotto
L’intera linea – che porta da Agricoltura a Termini – è stata tappezzata di indicazioni supplementari posti sulla fermata che annunciano la sperimentazione e avvertono l’utenza della nuova politica aziendale: niente biglietto, niente entrata.
Ma Carlo Tortorelli di Trenino Blu ha scoperto un errore grossolano che getta un’ombra sul modo con cui viene gestita la sperimentazione.
Il cartello informativo è sbagliato e la linea riportata non è il 170 ma il 710, una linea di Monteverde.
Uno sbaglio grottesco che non riguarda solo la fermata presa in esame ma tutte quelle che arrivano al capolinea Termini, spiega il blogger.
“Mettere l’indicazione della sperimentazione lo ritengo sbagliato, visto che si avvertono potenziali evasori e il biglietto fino a prova contraria bisogna sempre averlo – confida Tortorelli a Radiocolonna – fossi nell’Atac non metterei proprio.
Ristamparli per l’errore e pagare il doppio non mi sembra davvero il caso”.
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1 Commenti
Roma segue il modello Reggio Emilia, si riduce l'evasione ma poi vedi gli autobus girare vuoti, tranne quando ci sono i Liceali.
A Parma l'azienda è stata più furba, ha appaltato il servizio di controllo dei titoli di viaggio ad una società esterna, la quale ha mandato tanti giovani disoccupati, in borghese a fare le multe.
È crollato il tasso di evasione, e gli autobus sono pieni il giusto.
A Roma basterebbe fare come a Parigi, zero tornelli sul bus, occupazione militare delle stazioni da parte dei controllori e dei poliziotti; più squadre dì controllori in borghese (ma addestrati allo scontro fisico).