Scioperi - Le polemiche (inutili) sul week-end lungo!


Sempre più spesso leggiamo attacchi nei confronti dei dipendenti Atac, sui social, sui blog e sui giornali, che, per esempio, tentano di provare la teoria del week-end lungo. Comprendendo che l'argomento sia molto complicato ed allo stesso momento delicato, perché sono possibili diverse interpretazioni, sono convinto che quanto spiegato in questo articolo sia corretto e vado a spiegarne i motivi.
Sempre più spesso leggiamo attacchi nei confronti dei dipendenti Atac, sui social, sui blog e sui giornali, che, per esempio, tentano di provare la teoria del week-end lungo in caso di sciopero.

Innanzitutto, leggendo questi vari articoli di alcuni blog o commenti sui social, ci sembra doveroso precisare un concetto che forse a molti non è ancora chiaro; lo sciopero è un diritto sancito dalla nostra Costituzione (chi non la conosce può visionarla qui) e regolato dalle leggi vigenti. 

Inutile continuare ad propagandare teorie o dati non fondati! Solamente poiché si tratta di un diritto del lavoratore, al di là della quantità di scioperi (in Atac nel 2017 gli scioperi effettuati sono stati in media di uno ogni 52 giorni) e dal fatto che vengano fatte o meno manifestazioni ed iniziative simili, non si dovrebbe neppure pretendere che gli scioperi non vengano effettuati. Oppure i diritti sono soltanto i nostri e i doveri tutti degli altri?

Ma siccome non ci piace essere accusati di usare la Costituzione come scusante (ripeto che si tratta di un diritto sacrosanto del lavoratore), piano piano smonteremo tutte le affermazioni infondate che ci sono state rivolte, sia direttamente che indirettamente.

I VOSTRI DATI NON SONO REALI

Noi abbiamo preferito calcolare solo tutti coloro che potrebbero approfittare del week-end lungo, nel caso in cui lo sciopero sia di venerdì. Alcuni blog raddoppiano le nostre percentuali perché calcolano anche coloro che hanno il riposo il giorno antecedente lo sciopero. Questo metodo non è corretto; in primis poiché forse coloro che scrivono questi articoli non sono a conoscenza del fatto che, se un dipendente riposa durante la settimana, il week-end questi lavora. In secondo luogo, se lo sciopero venisse proclamato, ad esempio, di mercoledì, secondo alcuni blogger bisognerebbe contare anche tutti coloro i quali riposano il martedì o il giovedì, perchè potrebbero usufruire della giornata di sciopero come un giorno di ferie da aggiungere al giorno di riposo. Ma è proprio questo concetto che è sbagliato ed infondato...

SCIOPERO=FERIE?

Secondo noi è un po' troppo banale affermare questo. Dobbiamo però ribadire un concetto; se un lavoratore sciopera, viene decurtata dallo stipendio la paga giornaliera, con conseguente perdita di soldi per il lavoratore stesso. Una volta fissato questo semplice ma importante concetto ci sembra inutile continuare a paragonare una giornata di sciopero ad un qualsiasi giorno di ferie, anche e soprattutto perché sono presenti le fasce di garanzia (se lo sciopero dura 24 ore).

LE FASCE DI GARANZIA

Se ho il turno quando c'è sciopero, resto a casa? Non è proprio così per una buona parte dei lavoratori che fanno i turni. Questo a causa delle fasce di garanzia, presenti quando lo sciopero dura 24 ore. Queste fasce di garanzia coprono la cosiddetta "rush hour", vale a dire l'ora di punta, nella quale vengono impiegate la maggior parte delle risorse.

Senza poi considerare quando lo sciopero non dura l'intera giornata, ma solo poche ore; questo implica la totale impossibilità di scioperare da parte di coloro che hanno il proprio turno fuori dagli orari di sciopero.

SI SCIOPERA SEMPRE DI VENERDI...


Effettivamente i giorni di minore affluenza sulla rete Atac risultano essere il Sabato e la Domenica. Ma allora perché non si sciopera in questi giorni?

A questo sicuramente non possiamo rispondere direttamente, perché non siamo noi a proclamare gli scioperi. Sappiamo però che, nel caso in cui si scioperasse nel week-end, coloro che non fanno i turni non potrebbero scioperare. Inoltre, la quantità di turni di riposo assegnati il Sabato e la Domenica è sicuramente maggiore di un qualsiasi giorno feriale, riducendo così la forza lavoro che potrebbe aderire allo sciopero.

Tra l'altro, cosa potrebbe cambiare nel caso in cui lo sciopero venisse indetto in un giorno differente? Secondo noi, nulla. Le metro potrebbero chiudere ugualmente, i bus non circolare, il traffico ne risentirebbe nella stessa identica maniera.
Non pensate che potrebbe essere ugualmente un giorno infernale?

QUALCHE CONSIDERAZIONE (di @MercurioPsi!)

La mancata produzione causata dagli scioperi pesa meno del 2%, nel 2017 addirittura forse meno dell'1,5%, quando nel complesso c'è stato un gap del 15,5%.


Riteniamo dunque che alcune polemiche siano puramente strumentali, controproducenti e demagogiche. Se ancora siete convinti che si scioperi solo per fare week-end lungo, vi consiglio di andare a leggere nuovamente la parte introduttiva. Oppure i diritti sono soltanto i nostri e i doveri tutti degli altri?
 
Autore: @TplRoma, per Odissea QuotidianaStudente, appassionato di trasporti e utente della #linea90.

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4 Commenti

Anonimo ha detto…
Sarebbe molto interessante, come già scritto altre volte, e con il solo intento di avere dati concreti, sapere il numero di ore non retribuite durante gli scioperi (unico dato REALE che certifica QUANTI hanno scioperato).
Questo dato sarebbe interessante per comprendere quante persone servono per causare il blocco di una linea. Lo sciopero come ricordato in quest'articolo è un diritto costituzionale e ci mancherebbe altro che non fosse garantito. Quello che lascia veramente perplessi è che sono anni che si fanno scioperi e sinceramente non mi sembra che si sia ottenuto un granché. A questo punto ci si chiede perché si continui su questa linea specie se comporta un grave danno economico al lavoratore che sciopera.

Aggiungo un'altra considerazione, perché durante gli scioperi non c'è una delegazione di lavoratori che spieghi i motivi dello sciopero e che dialoghi con gli utenti?
Io ritengo che i lavoratori ATAC debbano avere come "alleati" proprio gli utenti e un atteggiamento di trasparenza e collaborazione sarebbe utile a tutti.
Con le modalità attuali, e degli ultimi anni, non ci si può stupire che gli utenti pensino che sia per fare "ponte" o che sia per non fare nulla attribuendo l'impossibilità di lavorare ad altri lavoratori o, più in generale, qualsiasi ragionamento "contro" i dipendenti ATAC.
Tpl Roma ha detto…
Ciao. Purtroppo noi non sappiamo i numeri reali della partecipazione agli scioperi.
Per quanto riguarda la delegazione che spiega i motivi dello sciopero, siamo d'accordissimo. Sono i sindacati, però, a doverli organizzare.
Noi come blogger possiamo solo limitarci a divulgare le motivazioni dello sciopero ed a smentire le teorie assurde che purtroppo sono molto diffuse tra gli utenti.
Andrea ha detto…
Ciao e grazie per la risposta, ovviamente la mia non voleva essere una critica al blog. Ritengo che un blog per sua stessa natura dia opinioni ancor prima che fatti. Questo blog, in particolare, va oltre. Mette a disposizione degli utenti fatti e, a volte, pubblica opinioni specificando sempre la distinzione fra i primi e le seconde. Sta agli utenti riflettere su tali opinioni e trarne conclusioni. In questo la trasparenza e onestà intellettuale di questo blog non possono che essere elogiati.
Rimane la critica alle modalità con cui vengono svolti gli scioperi e alla totale mancanza di trasparenza da parte di ATAC che non pubblica i dati numerici che mi aspetterei da una società pubblica.
Date queste premesse rinnovo la mia critica nei confronti di ATAC per la solita, colpevole, mancanza di trasparenza e nei confronti dei sindacati la cui condotta mi sembra anacronistica, inefficace e controproducente.
Andrea ha detto…
Grazie Andrea, i complimenti sono la benzina che manda avanti il nostro lavoro quotidiano.
Ritengo che Atac non pubblicherà mai i dati effettivi di coloro che hanno espressamente dichiarato di scioperare e, per la mia esperienza, forse è meglio cosi