Che vi avanzano 180 milioni?



Lo avevamo anticipato quasi 20 giorni fa, ma da cialtroni quali siamo, non eravamo stati creduti. Ora l’assessore Esposito ribadisce che servono 180 milioni di euro per intervenire in modo serio sulla Roma-Lido. Intanto dopo l’incidente al pantografo di venerdì scorso, sono spariti tutti gli Mah200, saranno disponibili lunedì mattina? Ci sono altre due cosegtte che volevo dire: “Certo quando se ne spaccano tre in un giorno è difficile” – ma non era colpa dei macchinisti che protestavano per il badge? (copy Marino). In generale gli interventi tampone non servono a niente. Ma va?

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«Inutili gli interventi spot, per risolvere i problemi servono 180 mln, riproporrò il problema alla Regione»

Roma 20 set. (AdnKronos) - «Quello che potevamo fare sulla Roma-Lido l'abbiamo fatto. Durante l'estate è stato fatto il revamping di tutti i treni che non avevano l'aria condizionata, ora più di metà ce l'ha. Poi abbiamo aggiunto due Caf e 15 macchinisti ma i problemi della Roma-Lido sono strutturali.

Per risolvere veramente il problema e fare un intervento su linea e treni ci vorrebbero 180 milioni. Io mi sto rompendo la testa per cercare di capire come fare ma la realtà è che i soldi non ci sono e non lo dico perché mi sto lamentando.

Riproporrò il problema alla Regione». Lo dice all'Adnkronos l'assessore ai Trasporti del Comune di Roma Stefano Esposito, dopo l'ennesimo disagio che ha colpito i viaggiatori che venerdì scorso sono stati costretti a scendere da un treno guasto e a camminare sui binari in galleria fino alla banchina.

Quello che vediamo accadere oggi sulla Roma-Lido, sottolinea Esposito, «Ã¨ il frutto di anni e anni di incuria». «Atac spende tanti soldi perché i treni si rompono - aggiunge - da domani speriamo di lavorare con nove-dieci treni sulla linea ma per poter lavorare bene dovrebbero funzionare bene almeno 13 treni.

Certo quando se ne spaccano tre in un giorno è difficile. Ci sono anche treni che non sono vecchi. Comunque anche comprare soltanto nuovi treni non risolverebbe il problema, perché avremmo nuovi
treni su una linea vecchia».

 


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