Continua la querelle tra il Governo e Roma Capitale.
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Prosegue lo scontro sulla metro C il Governo e Roma: nella
giornata di ieri è andata in scena un nuovo capitolo sul rifinanziamento della
metro, che da ottobre balla su 50 milioni di euro essenziali per completare il
quadro economico da Clodio a Farnesina.
Ma facciamo un passo indietro. La mattina del 19 dicembre il
sindaco avrebbe ricevuto, a valle dell’inaugurazione del cantiere del Roma Technopole di Pietralata, una telefonata che avrebbe mandato il primo cittadino su tutte le
furie: i 50 milioni non ci sono. L’ira del sindaco visibile e raccontata dai
cronisti avrebbe raggiunto l’ufficio del MIT guidato da Matteo Salvini, che nella sera ha emesso una nota nella quale si autorizza la commissaria straordinaria di governo a procedere con la stipula del contratto.
Felicitazioni, insomma, almeno fino alla mattina del
successivo 20 dicembre, dove Beatrice Lorenzin ha visto bocciati gli emendamenti aventi oggetto anche il rifinanziamento della linea C.
La situazione è quindi quella di un Governo Giano bifronte,
che da una parte ha autorizzato la spesa dei 50 milioni con una lettera, ma
dall’altra non li ha ancora effettivamente reinseriti nella Legge di Bilancio.
E mentre il tempo stringe, bisognerà approvare la Legge di
Bilancio al Senato entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio, in
molti si chiedono se questa non si solo una mossa politica che intestare il
rifinanziamento a Forza Italia, con un altro emendamento, o ad altre forze
della maggioranza di Governo.
La corsa continua e il futuro della metro C resta appeso ad
un filo.
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