La seconda parte del nostro viaggio (anticipato) nei render
della metropolitana.
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Con l’approssimarsi dell’apertura della tratta T3 San Giovanni-Colosseo della linea C, abbiamo voluto dedicare uno speciale alle nuove fermate Porta Metronia e Colosseo per capire, in anteprima, come saranno strutturate.
Per vivere questa occasione storica Odissea Quotidiana organizza diversi tour gratuiti su piĂ¹ giorni delle nuove stazioni Porta Metronia e Colosseo/Fori Imperiali.
Inoltre ROMETONE e Odissea Quotidiana stanno stampando una maglia speciale a edizione limitata.
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COLOSSEO
La stazione è sviluppata su una pianta irregolare, di
lunghezza massima 150 metri e larghezza 34 su 4 piani interrati: l’atrio, un
piano tecnico, il mezzanino e il piano banchine. La stazione è stata costruita
col metodo top down, in analogia alla costruenda fermata di piazza Venezia.
La sistemazione esterna è minimale ed è ricostruita utilizzando materiali simili all’assetto attuale di via dei Fori Imperiali per armonizzare la stazione con l’ambito dei Fori. Dal lato del Clivo di Acilio è presente un'area servizi presso la quale sono stati installati i due edifici rinvenuti nel pozzo Q18 del Colosseo di etĂ tardo repubblicana, di cui è possibile apprezzare le murature in opera reticolata e pavimenti rubricati in conglomerato.
Scendendo da uno dei due ingressi
“dei Clivi” si apre lo spettacolare atrio, che costituisce uno degli ambiti
museali: si tratta di un pozzo dove dominano i colori del nero, che funge da
sfondo, e dell’oro, che attira luce e l’attenzione verso i pregevoli inserti
architettonici.
L’idea è quella che la metro C
sia un “foro” nei Fori Imperiali: una piazza d’incontro e socialitĂ , ma anche
di magnificenza, come erano quelli dell’Antica Roma.
Esplorando la stazione è
possibile visitare altri 4 ambiti museali: uno per piano (atrio o delle corrispondenze)
e per lato (lato ingresso “dei Clivi” o ingresso “della metro B”).
AMBITO 1 – LE TRASFORMAZIONI DEI
FORI IMPERIALI
L’allestimento è posizionato al
piano atrio, dal lato degli ingressi “dei Clivi”. All’interno una serie di installazioni
racconta, con proiezioni video tridimensionali sul soffitto e visori periscopi,
la storia e la funzione dei Fori Imperiali, dalle epoche piĂ¹ remote all’etĂ
imperiale fino ai giorni nostri.
AMBITO 2 – I POZZI DELLA ROMA
ARCAICA
Ancor prima degli acquedotti,
l’alimentazione idrica di Roma era assicurata da dei pozzi di captazione dei
flussi sotterranei e di raccolta delle acque piovane. Posizionato al piano
atrio presso il collegamento con la linea B, questo ambito contiene sei pozzi
dell’epoca arcaica: i manufatti sono contenuti in una camera espositiva con un
pavimento in vetro, che consente di apprezzarne ed esaltarne la verticalitĂ .
Trovano spazi nel sottostante
piano delle corrispondenze, dal lato degli ingressi “dei Clivi” i resti di una
struttura di epoca tardo repubblicana. Suddivisi
in tre teche, troviamo lacerti pavimentali in opus sectile e mosaico nonché il
ritrovamento della camera a canne.
In corrispondenza verticale con
l’ambito 2, il tema dei pozzi passa dalla valenza di strumento di vita
quotidiana a toccare il sacro. I pozzi, infatti, assumevano per i romani una
valenza religiosa, con “depositi rituali” e offerte posizionati in degli scrigni
come auspicio di buona fortuna e di funzionamento duraturo del pozzo.
All’interno di questo ambito sono riproposti dei pozzi dorati sezionati
orizzontalmente, al cui interno prendono vita delle teche che ospitano le
offerte depositate millenni fa.
SPECIALE – IL POZZO Q18 E
L’OCULUS SUL COLOSSEO
Nell’incontro tra la linea B e la
linea C, assume particolare rilevanza il pozzo che è stato creato per tagliare
la calotta della galleria della linea B e posizionare il ponte di collegamento
con la banchina in direzione Laurentina.
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