Via libera della Regione Lazio: i nuovi nomi puntano a una comunicazione più chiara e alla valorizzazione dei territori.
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Nel territorio a nord-est della Capitale cambia la toponomastica ferroviaria: le stazioni di “Bagni di Tivoli” e “Guidonia Montecelio – Sant’Angelo” assumono ufficialmente i nomi di “Tivoli Terme” e “Guidonia Montecelio”. Un passaggio semplice nella forma, ma che per le amministrazioni locali rappresenta un punto utile a rendere più immediata la lettura del territorio, soprattutto per chi arriva in treno.
La decisione arriva dopo la richiesta presentata dai Comuni di Tivoli e Guidonia Montecelio alla Regione Lazio, che nelle scorse settimane ha dato parere favorevole. La scelta nasce dall’esigenza di allineare la nomenclatura ferroviaria a quella già utilizzata nei materiali informativi, nelle cartografie e nelle comunicazioni turistiche. «Stiamo lavorando da mesi a questo risultato», ha spiegato il sindaco di Tivoli, Marco Innocenzi. «La denominazione “Tivoli Terme” rispecchia ciò che la località rappresenta: un polo termale storico e un punto d’accesso al nostro patrimonio culturale».
Sulla stessa linea l’assessore regionale ai Trasporti, Fabrizio Ghera, che ha sottolineato come i nuovi nomi rispondano a criteri di chiarezza e di valorizzazione territoriale: «Per Guidonia Montecelio la modifica rafforza l’identità della città e rende più immediato il riferimento per i passeggeri. Nel caso di Tivoli Terme, la denominazione è in linea con quanto già avviene in altre località termali italiane».
Di fatto, nessun cambiamento riguarderà il servizio ferroviario: orari, collegamenti e infrastruttura restano invariati. Il provvedimento interviene esclusivamente sul nome e sulla comunicazione, con l’obiettivo di rendere le due fermate più riconoscibili sia per i residenti sia per i tanti visitatori che ogni anno raggiungono l’area.
Nel caso di Tivoli Terme, il richiamo alle acque termali non è casuale: la città è storicamente legata al turismo del benessere e si trova a poca distanza da Villa Adriana, uno dei siti archeologici più rilevanti del Paese e patrimonio mondiale UNESCO. Chi arriva per visitare l’area potrà individuare più facilmente la fermata corretta, senza rischiare equivoci. Per Guidonia Montecelio, invece, la volontà era quella di superare una denominazione ritenuta poco rappresentativa e potenzialmente fuorviante. Rimuovere il riferimento a “Sant’Angelo” permette, secondo la Regione, di associare la stazione all’intero territorio comunale, semplificando la comunicazione verso utenti e pendolari.
La Regione, da parte sua, ha garantito collaborazione con RFI, Trenitalia e TUA per gli aggiornamenti necessari: dalla sostituzione della segnaletica al rinnovo dei pannelli informativi, fino all’adeguamento delle mappe digitali. Si tratta di passaggi che, come spesso accade, richiederanno qualche settimana prima di essere completati in maniera uniforme su tutti i canali.
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