Il TAR del Lazio ha accolto il ricorso del comitato CASaLe.
La presidente del IX municipio studia dei correttivi.
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A seguito del ripristino nell’autunno 2024 del doppio senso su
via Casale Zola, necessario per drenare parte del traffico che insiste ogni
giorno sulle rotatorie dell’ex dazio dell’Ardeatina, il comitato CASaLe ha
presentato e vinto un ricorso al TAR del Lazio.
Nel provvedimento il Tribunale Amministrativo specifica che
la strada non dispone delle caratteristiche adeguate a ospitare il doppio
senso, disponendo che entro 9 mesi debbano essere risposti dei correttivi, pena
il commissariamento da parte della Regione Lazio.
La presidente del IX municipio Titti di Salvo ha scelto di non commentare la sentenza, dichiarandosi già al lavoro per fare in modo che su
via del Casale Zola si trovi una soluzione definitiva, nel pieno rispetto dei
regolamenti e dell’interesse generale. Nel frattempo si disporrà una disciplina
provvisoria per mantenere il doppio senso di marcia.
Una situazione, quella della Cecchignola, di una viabilitÃ
insufficiente rispetto ad un carico urbanistico già elevato e che aumenterÃ
ulteriormente con il completamento del comprensorio di Colle delle Gensole.
Da una parte c’è chi spinge per il prolungamento di via
Kobler fino alla Laurentina, dall’altra c’è chi ritiene – come lo scrivente
blog – che questa soluzione non farà altro che spostare il traffico altrove danneggiando il monumento naturale del Fosso della Cecchignola. La soluzione
alternativa, avevamo già raccontato, è rappresentata dall’apertura dell’esistente
via dei Genieri, attualmente chiusa nel consorzio della Città Militare, ma la vera soluzione è rappresentata dal prolungamento della metro B, che il Comune sta attualmente studiando.
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