Si studia anche una biforcazione della metro B verso Spinaceto.
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La metro, tornando in auge, aveva suscitato alcuni dubbi circa la tratta a sud, che piegando verso Roma 70 non avrebbe servito i quartieri densamente popolati di Torrino, Spinaceto e Tor De' Cenci, tagliando completamente l'asse di via Pontina.
Come detto allora, i tracciati erano ancora in corso di valutazione e non segnati sulla pietra.
In un pezzo de Il Messaggero di oggi, l'intesa sembra stata trovata tra le diverse forze politiche anche a livello parlamentare.
IL PROLUNGAMENTO DELLA METRO B
A reggere i destini della quarta metropolitana è certamente la riconfigurazione della metro B, che secondo i disegni dovrebbe ricevere nuovi prolungamenti e diramazioni.
Da una parte la metro è destinata ad andare oltre la Laurentina, proseguendo lungo l'asse di Vigna Murata con una fermata a Fonte Meravigliosa, quindi piegando verso su lungo piazza Castello della Cecchignola dove sorgerebbe la fermata Cecchignola Sud. Dalla Cecchignola la fermata successiva sarebbe Tor Pagnotta, situata alla rotonda con via della Cecchignola presso il quartiere in costruzione di Colle delle Gensole, quindi si attesterebbe ad Ardeatina GRA dove sorgerebbe un deposito ausiliario. Costo preventivato? Tra 1,5 e 2 miliardi, a spanne.
LA DIRAMAZIONE O LA METRO BIS
Per servire i quartieri del Torrino e Spinaceto, la linea B potrebbe proseguire con una diramazione o una linea a parte connessa alla metro B. In particolare, partendo a America, accanto ad EUR Palasport, la linea scenderebbe lungo l'asse di viale della Grande Muraglia con le fermate Torrino Nord, Torrino Sud e piazza Cina, quindi proseguendo verso Mezzocammino (Cavaceppi) e infine giungendo a Spinaceto con le stazioni di Eroi di Cefalonia ed Eroi di Rodi lungo il tracciato dell'ex diramazione della Roma-Lido. In quest'area troverebbe spazio anche il deposito della linea.
Questa metro, dicevamo, potrebbe essere esercita come una linea a parte da viale America a Spinaceto oppure come una diramazione della linea B, grazie al salto del montone che sarebbe costruito ex novo poco prima della galleria dell'EUR.
E LA METRO D?
Sciolto il problema del servizio metropolitano a Roma sud, è stato ipotizzato che la linea D torni a piegare verso Roma 70: dal Tintoretto (altezza via Baldovinetti) è stato ipotizzato l'attestamento semplice su via Erminio Spalla, dove sarebbe costruito il deposito officina.
Nell'ipotesi di qualche mese fa, ricordiamo, la linea avrebbe dovuto girare su via di Grotta Perfetta, Calderon de la Barca, viale della Fotografia, quindi curvare a sud su via di Vigna Murata (Dazio) dove sarebbe sorto un deposito ausiliario.
La riduzione del tracciato attualmente in auge porterebbe a notevoli risparmi, sia in termini di chilometri da scavare, sia per il numero di treni necessari al servizio.
L'OMBRA DELL'ALIBI
Visto e considerato che queste ipotesi sono poco più di linee sulla carta, c'è anche la paura che i prolungamenti e gli sfioccamenti della linea B possano rappresentare uno specchietto per le allodole. Un vero e proprio alibi per realizzare la metro D più corta, in attesa di prolungamenti della B che arriverebbero nel mese del forse e nell'anno del mai. Ma anche questa, parimenti alle linee prospettate, è una mera possibilità con uno spruzzo di malizia e un tocco di gossip.
Intanto Patané promette che per settembre il tracciato definitivo della D sarà deciso.


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