Prosegue la costruzione della stazione nel centro di Roma.
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Come noto, nella notte tra il 7 e l’8 maggio l’idrofresa che sta scavando il perimetro della stazione Venezia della linea C è uscita dal cantiere, finendo parcheggiata accanto all'Altare della Patria.
L’idrofresa, infatti, ha completato la delimitazione della
stazione, mentre parallelamente si sta gettando la
soletta superficiale dove il traffico veicolare sarà successivamente spostato.
Al completamento del solettone comincerà il cosiddetto “scavo archeologico” . Da
un’asola creata appositamente sullo strato superficiale, i tecnici affronteranno
i primi 15 metri di profondità “con il pennello”, procedendo cautamente nel
sottosuolo di piazza Venezia alla ricerca di possibili reperti.
Gli antefatti saranno salvati e ricollocati all’interno
della stazione, che avrà una natura fortemente archeologica in analogia a
quanto già avvenuto per San Giovanni, Porta Metronia e Colosseo.
Giunti alla quota limita dello strato archeologico, si
entrerà nella macrofase 3 con le ruspe cominceranno a scavare con maggiore
rapidità in modalità top-down: il terreno verrà estratto dall'alto verso il
basso con l'impiego di diaframmi sacrificali che, una volta terminato il ruolo
di contrasto alle spinte del terreno, saranno demoliti.
Man mano che si scenderà verranno raggiunti gli scudi abbandonati dal 2019 delle talpe Shira e Filippa, che finalmente potranno
rivedere la luce. Per consentire l’estrazione verranno mantenute delle asole di
collegamento tra i vari piani interrati, che verranno richiuse solo dopo l’estrazione
delle seconde talpe, ancora da battezzare, che cominceranno nel 2027 a scavare
le gallerie dalla Farnesina.
Successivamente si entrerà nella macrofase 4, con il
completamento di tutti gli elementi strutturali e la realizzazione degli
accessi definitivi a rustico. A piazza Venezia ne saranno realizzati 3: dai Fori
Imperiali, dal Vittoriano e da Palazzo Venezia.
Nella macrofase 5, infine, saranno realizzate le finiture
interne (pareti, cavidotti, impianti ecc...) e si riposizioneranno i resti
archeologici negli ambienti interni della stazione.
L'apertura della stazione, ricordiamo, è prevista per il 2033.
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