Secondo le opposizioni l’ordinanza sui bus turistici rischierà
di danneggiare i pendolari del trasporto pubblico e le casse del Comune.
Se ti piace il nostro lavoro, allora supportaci, basta un caffè! |
Fa discutere l’ordinanza di Gualtieri, emanata grazie ai
poteri commissariali del Giubileo 2025, che prevede una stretta all’accesso dei
bus turistici. Il provvedimento, in breve, prevede il triplicamento del costo dei ticket d’ingresso alla zona B della ZTL Bus, più centrale, e uno sconto del
27% sugli stalli della zona A, più periferica. Contestualmente, per favorire
l’uso del trasporto pubblico, sarà introdotto un biglietto giornaliero al costo
agevolato di 1,00€ per chi fruirà della sosta in zona A.
Sul tema le opposizioni sono andate all’attacco, tra posizioni
più moderate come quelle di Linda Meleo (M5S) che ha contestato la metodologia
(ovvero triplicare le tariffe a pochi mesi dall’Anno Santo) pur essendo in
sintonia sulla necessità di ridurre il numero di bus in centro. Più aspre le
posizioni di Federico Rocca e Francesco Barbato (FdI) che hanno accusato l’amministrazione
sulla mancata realizzazione delle aree di sosta e scambio, come fu per il
Giubileo del 2000, e sul controsenso che potrebbe generarsi se tutti gli
operatori optassero per la sosta in zona A, con inevitabili riflessi sulla
sostenibilità economica dell’operazione.
Alle obiezioni ha risposto l’assessore Patané, sottolineando
come il ricorso ai bus turistici stia crescendo con numeri ben superiori allo
standard pre-covid: il 2024 si chiuderà con 130mila accessi, contro i 110mila
del 2023. Da qui la necessità di una norma restrittiva per cercare di contenere
il problema, anche in assenza di una normativa nazionale sulla regolamentazione
delle tariffe attesa dal 2022.
A proposito i tecnici di Roma Servizi per la Mobilità hanno
ricordato come, con le tariffe precedenti, un operatore che sceglieva di
sostare in zona A avrebbe speso 50€ di ticket, a cui sommare 350€ per il costo
pieno di 50 biglietti giornalieri del TPL, contro i soli 200€ della sosta secca
in zona A.
Se la misura varata dal sindaco commissario e condivisa col
governo non funzionerà, ha sottolineato Patané, bisognerà trovare altri modi
per applicare la stretta all’arrivo dei bus nel Centro Storico. Una cosa è
certa, insomma: sul tema l’amministrazione non ha intenzione di tornare
indietro.
Quotidiana è su Google News - Se vuoi restare sempre aggiornato clicca qui e seguici selezionando sulla stellina in alto a destra |
0 Commenti