Il rapporto “Futuro sospeso” di AMODO ha stilato una lista
di 39 linee e 1.200 di binari ferroviarie da riattivare nel nostro Paese.
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In quasi tutte le Regioni vi sono linee ferroviarie sospese
e chiuse all’esercizio. Il risultato è che in Italia ci sono circa 1.200
chilometri di linee ferroviarie attualmente chiuse o meglio “sospese”
all’esercizio, che, a nostro giudizio, meriterebbero di essere riaperte al
traffico passeggeri e di cui ancora si attende di conoscere il destino definitivo.
L’insieme di queste linee costituisce il “futuro sospeso”
del trasporto ferroviario in Italia, che è stato adeguatamente rappresentato
nel rapporto annuale di AMODO, l’Alleanza per la Mobilità Dolce.
Nel Lazio sono state individuate ben 3 linee per una
lunghezza totale di 113 km, ovvero la Orte-Civitavecchia, la Priverno-Terracina
e la Formia-Gaeta.
La Orte-Civitavecchia avrebbe dovuto costituire un
itinerario per le merci tra l’Adriatico (porto di Ancona) ed il Tirreno (porto
di Civitavecchia), servendo lungo il percorso le acciaierie di Terni ed evitando
il nodo congestionato di Roma. Già in parte ricostruita negli anni Novanta, i
cantieri furono inspiegabilmente abbandonati. Oggi questa linea potrebbe
intercettare una parte del turismo originato dalle grandi navi da crociera che
fanno scalo a Civitavecchia, proponendo itinerari paesaggistico culturali di
grande interesse verso Viterbo e la Tuscia. Fortunatamente questa linea è stata
inserita nella legge 128/2017 per le ferrovie turistiche e nel recente Decreto
attuativo su cui c’è stata l’intesa Governo-Regioni.
La diramazione Priverno-Terracina della Roma-Napoli via
Formia è un’altra delle linee dimenticate, che potrebbe rinforzare il traffico
turistico per il Parco Nazionale del Circeo. Anche in questo caso, recentemente
la Regione Lazio ha espresso interesse per la riattivazione della linea. Il 16
marzo 2022 sono finalmente iniziati i lavori di messa in sicurezza del costone roccioso
da cui si è staccata la frana che si sarebbero dovuti concludere nella
primavera 2023 e permettere così il ripristino del servizio ferroviario.
Infine, la Formia-Gaeta costituisce una breve diramazione
chiusa negli anni Sessanta. Di questa sono cominciati i lavori di ripristino
che procedono con esasperante lentezza. Questa linea costituirebbe una
importante navetta a impatto zero tra i due centri costieri del Lazio, la cui
viabilità va spesso in tilt durante l’estate.
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