L’episodio racconta di un altro grande limite del sistema di
tariffazione Metrebus.
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A poco più di un mese dallo spiacevole episodio della
passeggera multata sulla ferrovia Roma-Cesano per aver viaggiato usando il
Tap&Go, stavolta a finire multato è stato un bambino su un treno regionale.
L’episodio, avvenuto il 23 marzo scorso, ci è stato
riportato direttamente dal genitore del bambino.
Eravamo alla stazione Tiburtina, nel pieno dello sciopero, e stavo rientrando con i miei due figli e un loro amichetto verso la Garbatella. Viste le cancellazioni in corso sulla FL1, abbiamo deciso di prendere un regionale proveniente da Perugia per arrivare almeno alla stazione Termini e proseguire in metropolitana.
Una tratta breve, che tuttavia è costata cara:
Saliti a bordo ho esibito al capotreno la mia Metrebus card, che ha chiesto: “E i bambini?”. Ho risposto che avevano tutti un’età inferiore a 10 anni (e perciò non dovevano pagare il biglietto ndr). Il capotreno ha replicato che la gratuità in Trenitalia è valida fino a 4 anni non compiuti e mi ha elevato una multa di 51€.
Bontà del capotreno – scherza con noi l’intervistato – che ha multato solo uno dei tre bambini, altrimenti questo viaggio mi sarebbe costato ancor più salato!
Tornato a casa il passeggero ha constatato che
effettivamente all’interno del sistema Metrebus l’accesso è gratuito sui mezzi
Atac e Cotral (all’interno del perimetro urbano) per i bambini fino ai 10 anni
di età, mentre sui mezzi Trenitalia l’accesso è gratuito fino ai 4 anni non
ancora compiuti.
Estratto dal sito Atac |
Al netto della contravvenzione che ho pagato immediatamente, penso che un sistema tariffario per essere veramente integrato debba esserlo anche sotto il profilo delle gratuità e delle altre condizioni di trasporto. Questa disomogeneità tra le varie aziende di trasporto pubblico non è accettabile: pensiamo a quanti come me hanno commesso e continuano a sbagliare in buona fede. Perché né la Regione Lazio, né il Comune di Roma intervengono per eliminare queste differenze?
E anche se sotto il profilo formale ciò che è accaduto in
linea con le attuali regole del Metrebus, così come il precedente della passeggera multata col Tap&Go, l’episodio di questa contravvenzione ci
racconta l’ennesima crepa di un sistema che è ancora lontano dall’essere
veramente “integrato”.
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