La Città Eterna come Bogotà. Sì, perché a Roma, come anche in Colombia, il tempo medio d'attesa alla fermata di bus, filobus, tram, metro e treni urbani è di 20 minuti, tra le capitali peggio solo Brasilia. Ma 4 passeggeri su dieci aspettano anche di più. E poi il viaggio dura quasi un'ora e venti. I pendolari: "Il nostro calvario quotidiano"
Anche di più, per il 39% degli utenti. E che si viaggi su gomma o su rotaia, in media in una giornata si passano 79 minuti sui mezzi. Rispetto alle più grandi città del mondo la Capitale non è la peggiore, ma lo è tra le principali capitali europee.
Almeno secondo i dati degli ultimi sei mesi di Moovit, l'applicazione che fornisce informazioni in tempo reale sul trasporto pubblico locale.
Come spiega Carlo Andrea Tortorelli, ingegnere dei trasporti, "tipicamente, in questo campo, i 20 minuti d'attesa rappresentano la soglia che separa la scelta del trasporto pubblico da quella del mezzo privato. Cioè: "Devo aspettare più di 20 minuti? Prendo la macchina o un taxi". E a quel punto non c'è modo di recuperare l'utente che ha abbandonato il trasporto pubblico". Per questo, tanto per fare un esempio, Atac negli ultimi anni ha perso migliaia di passeggeri.
I dati di Moovit - Le attese per i mezzi pubblici |
Sulle vetture del trasporto pubblico a Roma (grande 1.285 chilometri quadrati) si trascorrono in media 79 minuti al giorno. Ancora secondo Moovit, che è anche partner app di Atac, a Brasilia, ampia oltre quattro volte Roma, si passano su bus o metro "solo" 17 minuti di più. Ma per Ankara e ad Atene, entrambe più grandi della Città Eterna, si parla di 71 minuti. Otto in meno. E dire che, coi loro (rispettivamente) 2.516 e 2.929 chilometri quadrati, sono grandi circa il doppio di Roma.
A Roma, però, il 22% dei passeggeri rimane sui mezzi più di 2 ore al giorno. " Impiego 2 ore e mezza per andare e tornare da lavoro - dice Andrea Castano, pendolare della Roma- Lido - A questo, però, va aggiunta la questione qualitativa del servizio: bus a fuoco, guasti, parco mezzi vecchio, spesso a bordo manca l'aria condizionata, le stazioni sono sporche, le scale mobili rotte, come anche montascale e ascensori". E infatti solo tra metro e Roma-Lido è fuori uso il 10% degli impianti.
Un dato positivo, che riguarda il 74% degli utenti che fanno un interscambio durante il loro viaggio: Roma, con una media di 680 metri, rispetto alle altre principali città della penisola, è quella che obbliga i passeggeri a camminare di meno. Un numero in linea con quello di New York ( 690 metri), migliore di quello di Parigi (740) e Mosca (790) ma peggiore di Madrid (590) e Londra (530).
Da Repubblica
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1 Commenti
Circa la bassa velocità commerciale delle varie linee di autobus a Roma, a parte la cronica carenza di linee su rotaia (che poi è un discorso a parte) essa è da imputare essenzialmente alla scarsità di corsie preferenziali. Ricordiamoci che l'autobus in corsia protetta è un mezzo del quale è possibile anche garantire regolarità nelle frequenze ed una velocità commerciale più alta (quindi anche minori costi di esercizio), mentre l'autobus che circola in promiscuità col traffico privato è un mezzo pubblico "casuale". In alcune città francesi, le linee con corsia protetta e quelle circolanti in promiscuità hanno addirittura contabilità separate, ad evidenziare la differenza tra i due tipi di collegamenti.