Atac si farà il Concordato preventivo. Si ma che è?

Atac oggi ha ufficialmente deciso di affrontare il percorso del Concordato in Bianco, stiamo leggendo opinioni - anche dure - ma esattamente cos'è un Concordato preventivo? Ed in particolare Atac ha scelto un Concordato in Bianco. Andiamo a vedere cos'è




Il comunicato Atac
Il CdA riunitosi in data odierna ha individuato nella procedura di concordato preventivo in continuità la migliore soluzione alla crisi della Società, deliberando l´immediata comunicazione all´Azionista e  convocazione dell'Assemblea dei soci per le decisioni di competenza.Il CdA ha altresì affidato l´incarico di Advisor Finanziario e Industriale alla società Ernst Young, di supporto alla procedura di soluzione della crisi.‘Oggi abbiamo compiuto - commenta Paolo Simioni -  il  primo passo concreto per il risanamento e rilancio della Società".

Cominciamo a capire di cosa stiamo parlando

Il concordato preventivo è uno strumento che la legge mette a disposizione dell'imprenditore, in crisi o in stato di insolvenza, per evitare la dichiarazione di fallimento attraverso un accordo destinato a portare ad una soddisfazione anche parziale delle ragioni creditorie.

Si chiama "preventivo", appunto, per questa sua principale funzione di prevenire la più grave procedura fallimentare che potrebbe seguire ad uno stato di dissesto finanziario.


Il concordato preventivo è regolato dalla Legge Fallimentare e parte dal Regio Decreto 267/1942, ma negli ultimi anni ha subito una serie di interventi che hanno in qualche modo "ristrutturato" l'istituto con l'obiettivo di favorire il risanamento e soprattutto la prosecuzione dell'attività di impresa.


Ok, scoperto da dove viene e cosa sia, andiamo a vedere a cosa serve nel dettaglio

Lo scopo del concordato preventivo non è solo quello di tutelare l'imprenditore in difficoltà, ma anche i creditori

Infatti, se da un lato il debitore con l'accesso alla procedura può paralizzare ogni possibile azione esecutiva nei suoi confronti e mantenere l'amministrazione dell'impresa, sia pure con determinati limiti, i creditori, dal canto loro, possono evitate l'attesa dei tempi lunghi necessari per portare avanti la più complessa procedura fallimentare e conseguire, così, in tempi relativamente brevi il soddisfacimento quantomeno parziale del proprio credito.

Al di là degli interessi dei soggetti direttamente coinvolti nel procedimento non si può negare che il concordato preventivo soddisfi anche il più ampio e generale interesse della società al mantenimento dell'operatività delle imprese e dei livelli occupazionali.

L’imprenditore che si trova in stato di crisi può proporre ai creditori un concordato preventivo sulla base di un piano che, in dettaglio, può prevedere:


  • la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma, anche mediante cessione dei beni, accollo, ovvero altre operazioni straordinarie, ivi compresa l’attribuzione ai creditori, nonché a società da questi partecipate, di azioni, quote, ovvero obbligazioni, anche convertibili in azioni, oppure altri strumenti finanziari e titoli di debito;
  • l’attribuzione delle attività delle imprese interessate dalla proposta di concordato ad un assuntore; possono costituirsi come assuntori anche i creditori o società da questi partecipate o da costituire nel corso della procedura, le azioni delle quali siano destinate ad essere attribuite ai creditori per effetto del concordato;
  • la suddivisione dei creditori in classi secondo posizione giuridica ed interessi economici omogenei;
  • trattamenti differenziati tra creditori appartenenti a classi diverse.
Va bene, ma qui si parla di Concordato in Bianco, che differenza c'è?


L’imprenditore la facoltà di depositare un ricorso per concordato “con riserva” o “in bianco”, contenente semplicemente la domanda di concordato unitamente ai bilanci relativi agli ultimi tre esercizi, senza l’obbligo di allegazione contestuale del piano concordatario e dell’ulteriore documentazione normalmente necessaria. 

Quali sono gli effetti del concordato in bianco?

Una volta presentata la domanda, questa viene pubblicata nel competente Registro delle imprese a cura del cancelliere, entro il giorno successivo al deposito in cancelleria. Dal momento della pubblicazione decorrono in via immediata gli effetti protettivi che si sarebbero realizzati con la presentazione della domanda di concordato completa.

In particolar modo, i creditori non possono avviare o proseguire azioni esecutive o cautelari sui beni del debitore e le eventuali ipoteche giudiziali iscritte sui beni del debitore nei novanta
giorni antecedenti alla presentazione della domanda sono inefficaci nei confronti dei creditori anteriori al concordato. 

Il debitore conserva inoltre il diritto di compiere gli atti di ordinaria amministrazione e di esercizio dell’impresa e, previa autorizzazione del Tribunale, anche quelli di straordinaria amministrazione che rivestano il carattere di urgenza. 

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