Atac ti sfido: anche in pensione



Canzoni citate, evocazioni di Dei particolari e riflessioni sull’età adulta. L’Atac ti sfido di oggi va sul riflessivo. Quando si ha tanto tempo da passare sui mezzi di trasporto si pensa davvero a tutto.

Buon Atac ti sfido!


Al di là della tristezza della battuta sulla canzone dei Pooh, purtroppo sono entrato in metro dopo 10 minuti di attesa, il tempo necessario per l’evocazione del sacro dio dei binari.

Un’apparizione quanto mai insolita di questi tempi, soprattutto se la banchina è così colma da spingermi ad andare a Conca d’Oro anche se non ci devo andare.

Perché sì, ormai quando prendi la metro a Magliana non vai da qualche parte, scappi soltanto da Magliana.

Mi alzo per far sedere un vecchietto e penso a quando avrò la sua età: ci saranno tanti di quei bimbiminchia prepotenti e menefreghisti che per sedermi dovrò portarmi una Beretta.

Allora penso proprio che farò questo durante la pensione: il vigilante dell’Atac.

Un fucile da Paintball e il primo che passa i tornelli senza fare il biglietto lo purgo.

Atac ti sfido anche in pensione.


Emiliano

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