Roma-Lido, appello dei pendolari ai politici: Basta coi disservizi, intervenite subito

Come pensano di ammodernare il trasporto pubblico e renderlo più umano? - A sentire le proposte mi vengono i brividi: Agenzie Regionali, Nuove Aziende Regionali per tutti i trasporti, Accordi di programma con Province, Regioni, Stati, Federazioni Stellari Intergalattiche... - Dall'altra parte noi pendolari, che chiediamo solo che la Roma-Lido funzioni




ROMA - «Come pensano di ammodernare il trasporto pubblico e renderlo più umano?». È nell’ultima parola, semplice quanto esplicativa, che si racchiude tutta la rabbia degli stremati pendolari della Roma-Lido e delle altre linee ferroviarie per la Capitale: in tutto 540 mila persone. I viaggiatori da e per Ostia rivolgono la domanda ai politici candidati a governare la Regione Lazio, ente concessionario della ferrovia, gestita da Atac, che collega il litorale alla Capitale. Una domanda che è un grido d'aiuto: «Basta con questa odissea. Dovete far funzionare i trasporti locali». E l'appello arriva casualmente il giorno dopo il viaggio di Antonio Ingroia - il leader di Rivoluzione Civile - sulla Roma-Viterbo, tra Saxa Rubra e Flaminio. La carica dei 100mila pendolari della Roma-Lido è appena sopravvissuta all’ennesima tre giorni di disastri e ritardi sul trenino del mare.

STILLICIDIO PER GLI UTENTI - Lo stillicidio questa settimana inizia con il black-out di lunedì 11 febbraio tra le stazioni Magliana e San Paolo: linea paralizzata nell’ora di rientro, intorno alle 18, migliaia di utenti bloccati a Roma, sotto la pioggia. Il mattino dopo la beffa: nuovo guasto, stop e rallentamenti. Mercoledì altri ritardi. Eppure, ribattono pendolari e comitati, ci vorrebbe relativamente poco per mettere fine al «girone dantesco», in cui sono precipitati i cittadini del litorale capitolino.

SOS FONDI E LAVORI FERMI - «Più risorse economiche e maggiore controllo sulla gestione dell’Atac», le sue ricette, Alessandro Claudio Meta del Comitato di Quartiere Acilia Sud 2000, le dibatte ad ogni incontro a cui siede con l’azienda di trasporto e i tecnici regionali. «Basta guardare l’iter compiuto dal progetto della stazione di Acilia Sud: ci sono voluti ben 22 mesi solo per far partire la gara d’appalto», sottolinea. Una decina di milioni, già stanziati da oltre tre anni, per creare una nuova fermata all’altezza del quartiere di Dragona, che servirebbe le migliaia di cittadini del XIII Municipio, oggi separati dalla Roma-Lido dalla via del Mare e costretti a difficoltosi percorsi per raggiungere la ferrovia. «Che mantengano la promessa, ovvero lavori al via entro aprile e almeno 6-7 treni in più per la ferrovia», aggiunge Meta.

ROMA-LIDO HORROR SHOW - Pendolari a passeggio sui binari orfani di treni guasti, fiamme sui vagoni o porte aperte sul vuoto, laghi di pioggia, gelo in carrozza o afa a 38 gradi: ogni disservizio del 2012 e 2013, è stato accompagnato dagli spassosi commenti dei viaggiatori su odisseaquotidiana.blogspot.com. Tra invocazioni a possibili esorcisti per curare la Roma-Lido e appelli al Santo Padre, i pendolari concordano anche sulle proposte: più informazioni e assistenza da parte dell’Atac ma soprattutto più fondi dalla Regione. «I piani di investimento della Pisana sulla Roma-Lido sono gli stessi danni, solo che poi non si realizzano», sottolinea Andrea Angeletti del Comitato Il Trenino Roma-Lido.

PIU’ TRENI PER TUTTI - L’unica soluzione per migliorare il servizio sulla tratta, aggiunge Angeletti, è quello di aumentare il materiale rotabile. «Più treni ma magari adeguati alla linea, non come gli attuali MA200 che presentano ancora uno scalino di venti centimetri anti-disabili. – si augura – E poi stazioni più decorose e a norma, con pensiline e ascensori funzionanti». Sulle soluzioni per risollevare le sorti del trasporto pubblico laziale, i candidati alla poltrona di presidente della Regione sembrano in alcuni casi concordare.

PROPOSTE A CONFRONTO - Se Nicola Zingaretti, candidato Pd a Governatore del Lazio, anche negli spotlight di Corriere.it, ha parlato di «un’agenzia unica regionale per la pianificazione e la gestione della mobilità», insieme a un confronto diretto con i pendolari attraverso un canale permanente, il suo avversario di Rivoluzione Civile nel Lazio, Sandro Ruotolo, si è spinto oltre ipotizzando «l’unificazione del sistema di trasporto su gomma e ferro, un’azienda unica regionale per il Tpl e meno soldi per l’alta velocità e di più per il trasporto locale». Francesco Storace, candidato del Pdl, ha parlato anche di un organo sovrano sul trasporto laziale ma anche di un «Accordo di Programma tra ministero delle Infrastrutture, Roma Capitale e le province per potenziare le linee ferroviarie». Punta invece, per la sua cura del ferro, sulla «realizzazione di metropolitane di superificie», Giulia Bongiorno, candidata della Lista Civica sostenuta da Fli e Udc.

Valeria Costantini

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