Atac : La tessera si cambia solo in caso usura

Atac : La tessera si cambia solo in caso usura


“Per viaggiare sui mezzi pubblici della capitale, il gestore, Atac, ha emesso una tessera ricaricabile, personale, con la foto dell’intestatario dell’abbonamento. Una tessera che, in caso di furto, smarrimento, o danneggiamento, deve essere pagata dall’utente 7 euro, per tutelare l’azienda nei confronti di utenti troppo “distratti” o poco attenti al documento, da creare un costo aggiuntivo ingiustificato.


Accade però che una tessera, emessa nel settembre 2015, e rinnovata già 7 volte, l’ultima circa due mesi fa, dopo più di sette anni di funzionamento, è un poco rotta, da un lato, senza che la spaccatura della stessa raggiunga la parte del chip o che non sia più leggibile, ma quanto basta per non renderla più funzionante ai tornelli della metro.

Una rottura che, dopo sette anni di funzionamento, può essere tranquillamente considerata come “normale usura”, e non un comportamento negligente da parte dell’utente.

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Una volta però che ci si reca alla biglietteria in una delle stazioni metro, la solerte addetta non vuole sentire ragioni, e dice che il regolamento prevede la sostituzione solo se una tessera “apparentemente integra”, risulta smagnetizzata.


Ed ecco che la stessa azienda che ha abituato i suoi utenti a dover viaggiare su bus graticola (oltre 250 mezzi andati letteralmente in fiamme in cinque anni), che ha le metro con affollamenti insostenibili in una capitale europea, dove puntualmente le scale mobili non funzionano (anche nella stazione Conca D’Oro, dove la tessera è stata sostituita, i due ascensori sono fuori servizio e oltre la metà delle scale mobili ferme perché in manutenzione), dove la frequenza di corse saltate è non accettabile, tanto che l’azienda lo scorso anno è stata multata dall’Antitrsut per tre milioni mi euro, l’unico servizio in cui dimostra un’efficienza scandinava, è nel vessare i propri utenti, chiedendo il pagamento di una tessera usurata dopo sette anni.

L’utente che ha dovuto rinnovare la tessera, dall’acquisto a oggi, ha pagato duemila euro di abbonamenti, cifra che, nel caso l’abbonamento fosse stato esteso anche ai comuni dell’hinterland, sarebbe stato quasi raddoppiato.

Far pagare una normale usura all’utente che ha già versato nelle casse di Atac tutti questi soldi, non è rispetto dei regolamenti, ma puro accattonaggio. Se proprio volete chiedere i sette euro, abbiate almeno la coerenza di presentarvi col cappello in mano, come per le elemosine”.

In conclusione: La tessera Atac si cambia solo in caso usura, ovvero la tessera spezzata, ma con chip integro, non viene sostituita, ma va fatta ex novo.

Da terzobinario.it





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