Le proteste di questi giorni stanno rimettendo per l’ennesima
volta in discussione le norme ambientali.
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Continua il circo della ZTL Fascia Verde a Roma, tra
cittadini che difendono automobile vecchie più di 15 anni (a tanto risalgono le
ultime immatricolazioni diesel Euro 4 nel nostro paese) e un’amministrazione
del tutto succube a questa minoranza rumorosa. Questa è la nostra opinione che
lasciamo, senza troppi giri di parole, ai nostri lettori.
Dopo che l’intervento del Comune aveva salvato i diesel Euro 5, sfuggiti al perimetro della Fascia Verde dopo l’abolizione del Move-In da
parte della Regione, adesso il Sindaco starebbe trattando un ulteriore
allargamento della ZTL anche ai diesel Euro 4, scambiando l’inquinamento di
questi veicoli con una riduzione dell’orario di accensione delle caldaie negli
edifici pubblici e privati rispettivamente a 10 e 11 ore al giorno.
Un divieto che evidentemente non verrà mai rispettato, fatti
salvo gli edifici pubblici e i condomini a riscaldamento centralizzato, e che avrà
il valore di una “grida” di manzoniana memoria. Nessun incremento previsto
neanche sul numero di domeniche ecologiche, che resteranno 5 all’anno.
L’unica notizia “positiva” se così si può dire, è che i
divieti in essere per i diesel Euro 3 e i benzina Euro 2 verranno finalmente
applicati grazie all’accensione dei varchi elettronici sul perimetro della ZTL.
Un “aglietto” che per lo meno non renderà inutile l’aver installato
le telecamere su tutto il territorio della Capitale.
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1 Commenti
Le moderne auto diesel, con i filtri antiparticolato e le normative Euro 5 e 6, emettono pochissimo rispetto al passato e spesso meno di certe ibride o benzina.
Inoltre, chi punta il dito dimentica un fatto essenziale: la produzione delle batterie per le auto elettriche inquina moltissimo. Dall’estrazione di litio, cobalto e nichel fino al trasporto e allo smaltimento, l’impatto ambientale è enorme, e gran parte di questi materiali proviene da miniere in Paesi dove non esistono controlli né rispetto per i lavoratori o per la natura.
A questo si aggiunge il problema delle fabbriche, dell’energia necessaria per produrre le auto e delle reti elettriche ancora alimentate in gran parte da fonti fossili.
Quindi, dire che “l’elettrico salva il pianeta” è una mezza verità.
E poi, parliamoci chiaro: non tutti possono permettersi di cambiare auto. Tra costi elevati, incentivi ridicoli e stipendi fermi, è assurdo pensare che la colpa dell’inquinamento sia del diesel.
Forse chi pensa sia sbagliato "salvare" i diesel euro 4 non ha problemi economici o non è un suo problema, perché si sa che in Italia ognuno guarda il proprio orticello.
Alla fine, serve equilibrio e buon senso, se fossimo tutti uniti il mondo sarebbe un posto migliore ♥️🙏🏻