Il Campidoglio accelera il piano per la sicurezza stradale: sessanta dispositivi previsti in tutta la città .
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Roma accelera sugli autovelox dopo l’ennesima tragedia
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Dopo la morte di Beatrice Bellucci, la ventenne rimasta uccisa nell’incidente avvenuto lo scorso 24 ottobre sulla via Cristoforo Colombo, il Campidoglio ha deciso di imprimere una svolta al piano per la sicurezza stradale.
L’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè ha annunciato l’arrivo in tempi brevi di nuovi autovelox su due delle arterie più trafficate e pericolose della Capitale: la Cristoforo Colombo e corso Francia.
“L’obiettivo – ha spiegato – è mettere in sicurezza le strade urbane a scorrimento veloce, dove purtroppo continuano a verificarsi troppi incidenti gravi. Avevamo già deciso da tempo di installare sessanta dispositivi in tutta Roma, ma ora serve un’accelerazione”.
Sessanta autovelox in tutta la cittÃ
Il progetto è già partito: cinque dispositivi sono stati installati negli ultimi mesi — due su via Isacco Newton, due sulla Tangenziale Est e un tutor sulla via del Mare — oltre a quello già attivo nella Galleria Giovanni XXIII.
Il programma prevede un’estensione progressiva dei controlli elettronici della velocità in tutta la città , con priorità per le strade più a rischio. La Cristoforo Colombo e corso Francia, spesso teatro di incidenti anche mortali, sono state individuate come prioritarie sulla base dei rilievi della Polizia Locale e dei tecnici del Dipartimento Mobilità .
Colombo e corso Francia, le due strade simbolo della velocitÃ
Sulla Colombo saranno installati tre autovelox nel tratto urbano tra piazza dei Navigatori e via Costantino, e altri due in tratti extraurbani, dove il limite viene spesso superato. “Parliamo di una delle vie più trafficate del Paese – ha ricordato Patanè – e i lavori partiranno quanto prima”.
Anche corso Francia, dove negli anni si sono verificati numerosi incidenti, sarà interessato dal piano. In questo caso, l’attivazione dei tre nuovi autovelox è subordinata al decreto prefettizio che autorizza la loro collocazione. “I sopralluoghi sono già stati effettuati – ha aggiunto l’assessore – e confidiamo in tempi rapidi per ottenere l’autorizzazione”.
Da tempo i residenti e le istituzioni del territorio chiedevano interventi concreti. Tra le voci più significative c’è quella di Gabriella Saracino, madre di Gaia Von Freymann, la ragazza uccisa insieme all’amica Camilla Romagnoli nella notte tra il 21 e il 22 dicembre 2019 proprio su corso Francia. Anche il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, ha ribadito la necessità di velocizzare l’installazione dei dispositivi, considerandola “una misura attesa da anni”.
Telecamere “vista-red” contro chi passa col rosso
Accanto agli autovelox, il Comune punta a rafforzare anche il controllo dei semafori con le cosiddette “vista-red”, le telecamere che rilevano automaticamente il passaggio con il rosso.
Oggi ne è attiva una sola, sulla Cristoforo Colombo in uscita da Roma. Nei prossimi mesi i dispositivi saranno installati anche in ingresso, all’altezza della circonvallazione Ostiense, e in altri punti critici: agli incroci Colombo–Laurentina, Colombo–via di Malafede e a corso Francia.
“Non si tratta solo di strumenti sanzionatori – ha precisato Patanè – ma di presidi di sicurezza che aiutano a prevenire i comportamenti più pericolosi alla guida”.
Le indagini sull’incidente di via Cristoforo Colombo
Intanto proseguono le indagini sulla dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita Beatrice Bellucci. La giovane era a bordo di una Mini Cooper insieme a un’amica quando la vettura è stata travolta da una Bmw. Secondo le prime ricostruzioni, il conducente dell’auto avrebbe potuto sfidare al semaforo altri veicoli poi fuggiti dopo l’impatto.
Al momento non ci sono conferme ufficiali sull’ipotesi di una corsa clandestina o di scommesse, ma la Polizia Locale sta raccogliendo testimonianze e analizzando i filmati delle telecamere della zona per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Un impegno per strade più sicure
Con il potenziamento dei controlli elettronici, il Campidoglio punta a ridurre il numero di incidenti gravi nelle arterie più pericolose. Il piano prevede anche l’aggiornamento della segnaletica, un migliore sistema di illuminazione e una maggiore presenza della Polizia Locale nei punti critici.
“Ogni vita persa sulla strada è una sconfitta per tutti – ha concluso Patanè –. Intervenire subito è un dovere, non solo un obiettivo”.
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