Anello Ferroviario: Roma esprimerà parere negativo all’attuale tracciato

L’innesto su Val d’Ala non convince l’amministrazione comunale.

Anello Ferroviario: Roma esprimerà parere negativo all’attuale tracciato

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Anello Ferroviario sì, ma non come lo immagina RFI. Questo è quanto ha fatto presente l’assessore alla mobilità Patané nel rispondere alle domande poste dai cittadini durante un evento organizzato lo scorso febbraio dal circolo PD di Montesacro.

Ad essere critica dell’attuale configurazione prevista è la “falsa” chiusura dell’Anello, con Tiburtina che sarà dedicata sui binari bassi ai treni diretti a Tuscolana e sui binari alti verso Val D’Ala.

Una problematica già denunciata in passato da Metrovia, che ha definito la futura Circle Line della Capitale come un cerchio che non si chiude.

Parte da Tiburtina ai binari est, compie tutto il giro dell’anello e poi termina nuovamente a Tiburtina dalla parte diametralmente opposta, agli ultimi binari ovest. Chi deve partire da Tuscolana o Pigneto con destinazione Val d’Ala-Tor di Quinto e viceversa, dovrà quindi scendere a Tiburtina, percorrere in lunghezza l’intera stazione e aspettare il treno successivo.

I quaderni di Metrovia – Il nodo del Pigneto

A causare l’apertura dell’Anello, avevamo sottolineato in un approfondimento precedente, è l’impossibilità di attraversare i binari intermedi della stazione Tiburtina, attualmente occupati dall’elevato traffico dell’Alta Velocità che impedisce qualsiasi attraversamento a raso da parte dei convogli della Circle Line.

Per evitare un servizio ad anello aperto, Patané ha anticipato che Roma Capitale esprimerà parere negativo all’attuale progetto quando sarà discusso nella conferenza dei servizi. Secondo il Campidoglio la soluzione alternativa possibile sarebbe quella di innestare l’aggancio dell’Anello non sulla FL2 a Val D’Ala, ma sulla FL1 all’altezza di via dei Prati Fiscali.

Così facendo l’Anello si chiuderebbe automaticamente sui binari bassi di Tiburtina.

Una soluzione, a nostro avviso, difficilmente fattibile a causa dei vincoli plano-altimetrici della FL1 e che penalizzerebbe molto Val D’Ala, che resterebbe servita dalla sola FL2, e di conseguenza buona parte del Municipio III.

Una possibilità ancora da esplorare potrebbe essere quella di un innesto dalla linea locale (LL) alla linea indipendente merci (LM) all’interno del vallo ferroviario del Pigneto, nel tratto compreso tra la nuova fermata e la stazione di Roma Tiburtina, nei pressi di via Ettore Fieramosca.

Così facendo l’Anello si chiuderebbe sui binari alti di Tiburtina, con il vantaggio ulteriore di raggiungere Val D’Ala pur sacrificando leggermente il traffico merci sul lato est del nodo ferroviario di Roma.


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2 Commenti

Anonimo ha detto…
Meglio sacrificare val d'ala che il traffico merci, il che significherebbe aumento del trasporto su gomma e quindi rende vano lo scopo con cui si costruiscono infrastrutture ferroviarie (liberare dal traffico le strade)
Anonimo ha detto…
Il problema di fondo è che per liberare le strade dal traffico su gomma occorrono entrambe, sia il traffico merci che quello passeggeri locale, in questo caso Val d'Ala.