Abbiamo sottoposto all’intelligenza artificiale le obiezioni poste dall'ateneo contro la tramvia: ecco cosa ci ha risposto.
Se ti piace il nostro lavoro, allora supportaci, basta un caffè! |
- Attraversamento a raso su viale della Sorbona. La tranvia non impedisce il deflusso veicolare. Gli attraversamenti tranviari a raso sono una pratica comune in molte città europee e italiane, e sono progettati per essere integrati con semafori intelligenti che regolano i flussi di traffico. Inoltre, l'alternativa al tram sarebbe il mantenimento di un traffico privato intensivo, che genera maggiori congestioni e inquinamento.
- Restringimento della piattaforma stradale su via Columbia. Il restringimento della carreggiata è compensato dalla maggiore capacità di trasporto del tram rispetto ai mezzi privati o ai bus. Un tram può trasportare centinaia di passeggeri per corsa, riducendo il numero complessivo di veicoli in circolazione. Inoltre, il restringimento non è incompatibile con il traffico locale se adeguatamente regolamentato.
- Sistemazione dell’intersezione tra via Columbia e via Cambridge. Il progetto può essere rivisto per garantire le attuali manovre di svolta, senza compromettere l'accessibilità. È prassi in infrastrutture simili prevedere modifiche locali, come rotatorie o nuovi ingressi, per minimizzare l’impatto.
- Passaggio su via Cambridge in sede promiscua. La sede promiscua non è di per sé un problema: è già utilizzata in molte città senza compromettere la sicurezza. Per ridurre al minimo le interferenze, si possono implementare segnaletiche e dispositivi di sicurezza adeguati, migliorando al contempo la qualità della viabilità complessiva.
- Interferenze con edifici esistenti o in costruzione. Le interferenze possono essere minimizzate attraverso adattamenti progettuali. Si sottolinea, tuttavia, che lo sviluppo urbanistico deve essere pianificato in modo armonico con il trasporto pubblico, e non il contrario. Una mobilità efficiente è un valore aggiunto anche per i nuovi edifici.
- Emissioni acustiche e vibrazioni. I tram moderni sono progettati per operare con emissioni sonore e vibrazioni ridotte. Tecnologie avanzate, come binari fonoassorbenti e ammortizzatori, garantiscono un impatto minimo. Inoltre, gli autobus e le automobili attualmente in circolazione generano un impatto sonoro maggiore.
- Interferenze con il nuovo Polo Didattico. Anche in questo caso, eventuali modifiche progettuali possono essere implementate per garantire la coesistenza del tram e del nuovo polo. La presenza di una tranvia rappresenta un’opportunità di mobilità sostenibile per gli studenti e il personale.
- Attraversamento semaforizzato e rotatoria. La presenza di un semaforo non è incompatibile con una rotatoria esistente. Le normative vigenti prevedono strumenti per l’integrazione dei due sistemi, come semafori intelligenti che ottimizzano i flussi.
- Distanza della fermata “Policlinico di Tor Vergata”. La fermata è stata posizionata in un punto che consente di servire sia il policlinico sia altre aree dell’università, ottimizzando l’accesso per più utenti. Si può comunque prevedere un servizio di micromobilità (percorsi pedonali coperti) per ridurre il disagio.
In conclusione, le obiezioni sollevate dall’Università di
Tor Vergata appaiono in gran parte superabili con modifiche progettuali e
soluzioni tecniche consolidate, che persino l'Intelligenza Artificiale conosce. Il progetto del tram Termini-Tor Vergata
rappresenta un’occasione unica per migliorare la mobilità sostenibile a Roma,
riducendo traffico, inquinamento e tempi di viaggio. In un’area caratterizzata
da una forte vocazione universitaria e ospedaliera, una tranvia è
un’infrastruttura strategica per garantire accessibilità, qualità della vita e
sviluppo sostenibile... Anche questo ce l'ha detto ChatGPT.
Ringraziamo il nostro lettore Teodosio Orlando per il prezioso
contributo.
LA MOBILITAZIONE
C'è tempo fino al 18 dicembre affinché l'Università di Tor Vergata cambi idea sulla tramvia. Per sollecitare un cambio di passo potete sottoscrivere la petizione su change.org e mandare una lettera col vostro disappunto ai seguenti indirizzi mail:
Siate rispettosi ed educati, evitando insulti controproducenti dai quali ci dissociamo.
Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Dott. Nathan Levialdi Ghiron
e, p.c. al rappresentante dell’Università presso la Conferenza dei Servizi
Prof. Ing. Umberto Crisalli
Oggetto: Appello per la realizzazione della Tramvia Termini-Tor Vergata
Chiarissimi professori,
con riferimento alle perplessità dell’Ateneo emerse sul progetto della tramvia Termini-Tor Vergata, vi scrivo per esortarvi ad approvare la nuova linea su ferro, a seguito dei necessari correttivi di dettaglio.
L’idea della tramvia veloce Termini-Tor Vergata (c.d. Metro G) nasce nel 2017, a seguito di attenti studi preliminari, quale opera invariante del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Roma Capitale ed è stata ampiamente discussa e analizzata sia nelle sedi tecniche, sia nelle diverse fasi partecipative del Piano, oltre che in svariati dibattiti pubblici nei quartieri dell’asse di via Casilina. La strategicità della linea è stata infine riconfermata nel PUMS di Città Metropolitana, anch’esso ampiamente dibattuto prima dell’adozione: si tratta di una linea fondamentale per rammagliare i quartieri fra loro e per collegarli all’Università e al Centro, offrendo un’opportunità di mobilità cruciale per residenti, studenti, docenti e tutti i lavoratori dell’Ateneo.
In tal senso le alternative della diramazione della linea C o del prolungamento della linea A hanno dovuto essere scartate, purtroppo, perché non sostenute da un carico trasportistico sufficiente. Nel dettaglio, nello scenario trasportistico più gravoso la domanda non supera i 40mila passeggeri giornalieri di contro ad un’offerta delle linee di metropolitana di 24mila posti all’ora.
Per la somma di queste ragioni, la tramvia rappresenta la migliore risorsa per risolvere l’attuale isolamento del campus universitario e del polo ospedaliero del PTV, nonché l’unica scelta trasportistica realmente commisurata alle esigenze della suburbia di Tor Vergata. Un’opera già completamente finanziata di cui beneficerebbero sia i lavoratori, sia gli studenti dell’oggi, rendendo l’Ateneo ancor più attrattivo per le prossime generazioni.
Oltre a ciò, la tramvia entrerà in sinergia con gli ulteriori collegamenti previsti dal PUMS con l’area di Tor Vergata, che sarà interessata anche dal prolungamento della metrotramvia G presso la Vela di Calatrava e dalla nuova linea H (ex A-TA, Anagnina-Torre Angela), di connessione tra le metro A/C e il quartiere di Tor Bella Monaca.
Sperando che vorrete cogliere quest’occasione di trasformazione in meglio di tutta la città di Roma, e che saprete superare con lo stesso spirito di iniziativa che da sempre contraddistingue l’Ateneo le piccole criticità eventualmente presenti, vi porgo i miei migliori saluti.
In fede,
Odissea Quotidiana è su Google News - Se vuoi restare sempre aggiornato clicca qui e seguici selezionando sulla stellina in alto a destra |
0 Commenti