Roma-Lido: finisce l’era delle Frecce del Mare

È partita la demolizione degli ultimi treni accantonati presso il deposito di Magliana Nuova e le OGR.

Roma-Lido: finisce l’era delle Frecce del Mare

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È cominciato nelle scorse settimane la demolizione dei treni accantonati da anni presso il deposito di Magliana Nuova e le Officine Grandi Revisioni (OGR).

Parliamo nella fattispecie di 61 casse MA100, le sfortunate “Frecce del Mare” frutto di una rigenerazione dei convogli degli anni ’70 della metro A che, a seguito degli adattamenti avvenuti tra il 2004 e il 2005, finirono dismesse già dal 2010 a seguito del rilievo di alcuni problemi strutturali. L’ultima MA100 Freccia del Mare ha viaggiato il 31 luglio 2018, per poi essere ritirata a causa dei continui guasti e del raggiungimento dei limiti chilometrici ammessi.

Nel bando sono entrate anche 3 casse dei Fiat500, i convogli acquistati nel 1987 per un futuribile servizio Rebibbia-Lido, mai realizzato per il mancato adattamento della sagoma della Roma-Lido agli standard della metropolitana. E poi ancora 4 MR600, i treni del Giubileo del 2000 ottenuti dai pezzi delle MR100/200 degli anni ’50 sulla base del disegno dei Fiat500.

A finire sotto la fiamma ossidrica, non sarà mai chiaro se per ignavia o colpevolezza, sarà anche l’ultima cassa della tipologia MR300, ovvero l’ultimo convoglio del 1976 ad essere circolato col marchio della gloriosa STEFER sulla linea B della metropolitana. Un peccato, se si considera che l’assessore Patané aveva preso l’impegno di salvare questo rotabile di rilevanza storica per la storia della metropolitana di Roma e per la storia della tecnica dell’ingegneria meccanica italiana.

Treni, questi, che hanno rappresentato la storia di molti viaggi e incontri, ma anche l’ironia e la voglia di riscatto dei pendolari romani rispetto ai disagi.

Con le Frecce del Mare insomma, se ne va via una parte della storia di Odissea Quotidiana: la nostra “infanzia”, che ha dato vita al blog e che ha contribuito a trasformarci in ciò che siamo adesso. Con una lacrima di commozione diciamo addio al passato, rivolgendoci al futuro dei nuovi convogli Firema e Hitachi che, speriamo a breve, diventeranno i protagonisti di un nuovo e migliore capitolo per la storia dei trasporti romani.

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