Atac: riavviata la gara per la demolizione dei treni

Con bando di gara 107/2023 Atac ha riavviato la procedura di demolizione dei treni dismessi, in vista dell'arrivo dei nuovi convogli.

Atac: riavvata la gara per la demolizione dei treni

La procedura per la demolizione prevede la rottamazione di 69 treni, di cui 64 con obbligo di rottamazione (3 MR500, 61 MA100) e 5 rottamati a perdere (4 MR600 e 1 MR300). La gara si è resa necessaria a causa delle inadempienze della CoFerMet, aggiudicataria del precedente bando, che non ha mai ritirato molti dei treni che aveva promesso di smaltire. Con i 30 nuovi convogli in arrivo sulle linee A e B e i 20 sulla Roma-Lido si è reso urgente, partanto, eliminare le carcasse dei convogli non più atte al servizio, che già oggi intralciano le manovre dei treni esistenti.

Nel bando, tuttavia, è finita erroneamente anche l’ultima MR300 appartenuta alla metro B e alla Roma-Lido.

Questa tipologia di materiale rotabile rappresenta, insieme alle MR100 e 200 fortunatamente già vincolate come bene di archeologia industriale, l’ultima testimonianza della fine ingegneria elettroferroviaria del nostro Paese: costruite negli anni ’70, le MR300 furono costruiti dal Tecnomasio Italiano Brown Boveri, in collaborazione con le officine Stanga di Padova e la Compagnia Generale di Elettricità.

Da fonti vicine al Campidoglio, siamo venuti a sapere che l'amministrazione capitolina avrebbe già richiesto lo storno della MR311 dal bando di demolizione.

Appare, però, incomprensibile la scelta di demolire tutte le MA100, altra testimonianza materiale delle capacità della Breda, dell’Ansaldo, della Ercole Marelli e del Tecnomasio Italiano Brown Boveri.

Chiediamo pertanto, e ci mobiliteremo, che l’Assemblea Capitolina e l’Assessore alla Mobilità Patanè si attivino per salvaguardare almeno 1 unità di trazione MA100 (composta, dunque da 2 vetture), ai fini di garantire l’esistenza di una flotta effettivamente storica. Solo così il progetto della Fondazione Storica Atac, vociferata in questi anni dall’assessore ai trasporti, potrà avere senso d’esistere.

L’ingombro di soli due convogli, che si aggiungerebbe ai due treni MR100 e 200 già salvati, non comporterebbe per Atac particolari problemi di intralcio alle manutenzioni sui treni in servizio e di prossima fornitura.

Posta un commento

0 Commenti