Il sindaco ha incontrato i vertici di RFI per
migliorare il servizio ferroviario urbano di Roma.
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Lo aveva annunciato venerdì, alla festa dell’unità, e alla fine è avvenuto. Il sindaco di Roma
Roberto Gualtieri Roberto Gualtieri ha incontrato in questi giorni l’AD di
Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Gianpiero Strisciuglio insieme a una
delegazione di dirigenti delle Ferrovie e dei vertici del Campidoglio.
Sul tavolo diversi temi, tra i progetti ferroviari in essere
e la necessità di regolare definitivamente i rapporti tra la Capitale e le
Ferrovie.
Tra i punti trattati nell’incontro figura il completamento dell’anello ferroviario, opera attesa da un secolo che era stata finanziata dal PNRR e definanziata dal ministro Salvini per l’impossibilità di completare la linea entro il 2026. L’obiettivo da traguardare adesso è il 2030, con la tappa intermedia del 2028 per la tratta Vigna Clara-Tor di Quinto per connettersi all'esistente ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo gestita da Cotral e Astral. Restando in tema di nuovi binari, sarebbe stato discusso anche il quadruplicamento della Roma-Ciampino, per il quale RFI ha avviato recentemente gli espropri necessari.
Di più lunga visione è emersa infine, tra i desiderata del
Campidoglio, la gronda merci tra la linea Tirrenica (Roma-Civitavecchia) e la
Roma-Napoli, con la connessione all’altezza di Ciampino che consentirebbe di
evitare il passaggio all'interno del nodo di Roma: in questo caso la milestone prevista è
al 2050.
Sul tavolo anche le 40 stazioni di nuova costruzione previste
dalle varie pianificazioni, di cui 8 giudicate prioritarie: Massimina, Divino
Amore, Selinunte, Statuario, Zama, Paglian Casale (Santa Palomba), Carpegna e, naturalmente, Pigneto per la quale ci sono finalmente delle offerte in corso di valutazione.
Tutti progetti attualmente non finanziati che richiederanno il portafogli del
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
L'ultimo tema trattato sarebbe stata la forma dei rapporti
giuridici per regolare le interlocuzioni tra Roma Capitale e le Ferrovie: la
forma individuata sarebbe quella di una nuova convenzione, come già avvenuto
nel 2018 sotto la precedente giunta Raggi.
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