Il 2022 è non stato un buon anno per la mobilità pubblica:
ecco come è andato.
Il 2022 è stato un anno che ha consolidato i cambiamenti
strutturali delle abitudini alla mobilità pubblica dei romani. È rimasta,
infatti, la riduzione sistematica della domanda sistematica di trasporto, contrattasi
all’incirca del 25% sui vettori Atac, Cotral e Trenitalia a causa del
consolidarsi della percezione di un trasporto pubblico meno sicuro e,
purtroppo, meno affidabile.
In tale contesto difficoltoso si sono inserite le grandi
opere manutentive del 2022, con l’avvio dei cantieri di rifacimento della metro
A e del tram 8. A questi lavori non più rinviabili si sono aggiunti i
disservizi sulle linee B e C, solo rimandati all’anno successivo con il DL
Infrastrutture che ha concesso alcune proroghe alle revisioni dei convogli.
Dal 1° luglio 2022, inoltre, le ferrovie Roma-Lido e
Roma-Civita Castellana-Viterbo sono passate da Atac a Cotral e Astral. Da una
parte la Lido ha recuperato un +8% del servizio rispetto al secondo semestre
2021, grazie al rientro di due treni dalla revisione generale e all’avvio dei
lavori di rifacimento della linea, dall’altra parte la Roma-Viterbo ha segnato
un -3% rispetto al semestre precedente. Una nuova gestione, dunque, segnata da
luci e ombre.
Il Comune di Roma ha aggiudicato, infine, la travagliata
gara per l’affidamento della rete periferica, la cui situazione è sempre più
critica a causa della scarsa manutenzione degli autobus.
È cambiato anche lo sharing, grazie all’attivazione delle
nuove regole per monopattini e bici e l’approvazione del regolamento per le
automobili e gli scooter di prossima attuazione.
Infine, l’amministrazione capitolina ha pubblicato il bando MaaS, per raccogliere le manifestazioni di interesse di soggetti qualificati necessarie per attuare l’integrazione della mobilità sotto un’unica piattaforma.
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