Ferrovia FL2: il guasto tecnico andava gestito meglio?

Un nostro lettore, Ilario, ci ha raccontato la sua esperienza con la ferrovia FL2 gestita da Trenitalia, dopo il guasto tecnico avvenuto nella giornata del 30 gennaio scorso.

Ferrovia FL2: il guasto tecnico andava gestito meglio?

Vi riportiamo direttamente le sue parole:

Stamattina, fra le 6:30 e le 10:00 si è verificato un guasto sulla linea fra Castel Madama e Mandela, quindi molto lontano dalla zona urbana di Roma, ma anche da quella di buona parte di Guidonia e Tivoli. Eppure, la situazione a Lunghezza verso le ore 8:00 era quella che potete vedere dalla foto (treni cancellati anche nella tratta urbana ndr).

Ilario poi prosegue con la sua riflessione sulla gestione del servizio mentre c'è stato il guasto:

Soprattutto in linee così ammalorate, un guasto è tutt'altro che imprevedibile e si capisce la necessità di interrompere parzialmente il servizio per effettuare i lavori del caso. Seriamente c'è bisogno di chiudere l'intera linea, soprattutto nella tratta urbana e immediatamente suburbana che carica il 99% dell'utenza? Per un guasto a 50km di distanza?

Nella mattinata del 30 gennaio infatti sono stati cancellati anche i treni della tratta urbana Termini/Tiburtina-Lunghezza, fondamentale servizio per la zona est di Roma.

Ilario fa presente nella sua segnalazione che si sarebbe potuta valutare la limitazione dei treni provenienti da Roma tra Lunghezza e Tivoli, anziché chiudere tutta la linea e lasciare un intero quadrante privo di servizio per tutta la mattinata, in piena ora di punta.

Naturalmente, come ci segnala il lettore, la linea bus 040 (gestita dal consorzio Roma TPL) non si è vista per almeno 50 minuti nonostante siano previsti passaggi ogni 15/20 minuti.

Come se non bastasse, sono stati registrati problemi sulla ferrovia FL2 anche nel corso della giornata odierna, 31 gennaio, per un guasto ad un passaggio a livello. Il risultato? Treni cancellati o con ritardi fino a 55 minuti.

Cittadini abbandonati completamente da un servizio pubblico non all'altezza delle necessità che, come al solito, costringe ad utilizzare l'auto privata.

Ringraziamo Ilario per la sua testimonianza.





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