Una pioggia di soldi per salvare la mobilità di Roma

Una pioggia di soldi per salvare la mobilità di Roma. Ecco, così si potrebbero riassumere le notizie degli ultimi giorni: tra nuovi autobus, nuovi tram e nuovi treni per le metropolitane più di miliardo di risorse potrebbe arrivare nei prossimi anni per il trasporto pubblico. Vediamo con ordine queste novità.




Cominciamo dalla notizia più immediata: entro metà dicembre saranno in servizio 29 nuovi autobus. A riferirlo è stato il neo assessore ai trasporti Eugenio Patanè che ha dichiarato: “Abbiamo approvato una delibera che dà mandato alla direzione Trasporto pubblico locale del dipartimento Mobilità e Trasporti di sottoscrivere con Atac un contratto di usufrutto della durata di 12 anni per 29 bus a metano di 12 metri acquistati da Roma Capitale.” 

I mezzi in questione sono dei Citymood 3 porte, che con tutta probabilità andranno alla rimessa di Tor Sapienza in sostituzione dei bus recentemente bruciati. L’acquisto era previsto dal Documento Unico di Programmazione di Roma Capitale, ma che poi non sono stati trasferiti ad Atac. Virginia Raggi negli ultimi mesi di consiliatura, infatti, non ha più avuto la maggioranza in Assemblea Capitolina e pertanto i mezzi sono rimasti fermi negli stabilimenti dell’industria italiana autobus. Patanè ora promette “mezzi in strada entro metà dicembre”. Staremo a vedere.

“Arrivano i fondi del PNRR, ma nessuna rivoluzione copernicana per le città”. Così si riassume il giudizio di cityrailways.com, uno dei siti di ingegneria dei trasporti più competenti in Italia. Eh sì perché il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha concentrato ben 37 miliardi sul comparto ferroviario, lasciando ai trasporti urbani solo 3,6 miliardi. Di questi Roma ha ottenuto 120 milioni per il prolungamento della linea 8 a Termini attraverso via Nazionale, più 100 milioni su 184 necessari per la tramvia Togliatti da Subaugusta a Ponte Mammolo. Ma non c’è da preoccuparsi: gli 84 milioni mancanti sono assicurati al fondo nazionale per il Trasporto Rapido di Massa che ha già finanziato le tramvie per la stazione Tiburtina, Tor Vergata e 50 nuovi tram, oltre alle funivie della Magliana e di Casalotti. Insomma, anche se il Recovery Fund si è dimostrato un fuoco di paglia, ancora non si è stanziato nulla per il Giubileo 2025. I fondi a Roma certamente non mancheranno.



Ci spostiamo sulle metropolitane, perché proprio perché poche ore fa è stata sancita l’intesa, in Conferenza Unificata, sul decreto di riparto del fondo investimenti, relativo ai finanziamenti per le infrastrutture del trasporto rapido di massa. Il decreto ha destinato 160 milioni alla fornitura di 16 treni per le linee A e B della metropolitana di Roma.  Si va così a completare il fabbisogno finanziario per l’intera fornitura dei 30 treni, 23 per la linea B e 7 per la linea A, il cui bando è attualmente in corso di aggiudicazione. Il primo lotto di 14 treni era già stato oggetto di finanziamento nell’ambito dei famosi 425 milioni stanziati dal Ministero dei Trasporti nel 2017. Se tutto andrà bene i treni cominceranno ad essere costruiti entro il primo semestre del 2022 e potranno circolare sulla metro di Roma giusto in tempo per il Giubileo.

A chiudere una notizia sulla metro C. Nella nuova bozza della Legge di bilancio 2022 sono stanziati un totale di 3,7 miliardi sul periodo 2022-2036 per l’estensione e l’ampliamento delle reti metropolitane di Genova, Milano, Napoli, Torino e Roma. Alla Capitale potrebbero essere assegnati 792 milioni per la realizzazione della stazione Venezia ed il completamento della tratta T3 San Giovanni-Fori Imperiali con il relativo tronchino di inversione. Nulla è ancora da dare per certo, ma le possibilità di farcela sono buone. Entro il febbraio 2022 un decreto del ministero dettaglierà il riparto, le attività finanziate e le relative modalità di erogazione. Incrociamo le dita, perché la stazione più bella della metropolitana di Roma potrebbe essere finalmente costruita.





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