Caos Roma-Lido, da luglio si viaggerà con 6 treni

Caos Roma-Lido, da luglio si viaggerà con 6 treni


Con l’arrivo del caldo e della zona bianca il servizio del litorale doveva essere potenziato, ma i treni devono fare il tagliando: fino a nuovo ordine si viaggerà a frequenza 15 minuti. L’ANSFISA, l’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, aveva avvisato ATAC un anno fa, ma poi la revisione dei mezzi non è mai partita per tempo.





Parte il piano Mare, ma salta la Roma-Lido

Il litorale di Ostia sta tornando, complici le condizioni favorevoli, ad una parvenza di normalità. Romani e turisti hanno ricominciato ad affollare il mare della Capitale, non senza i consueti disagi legati al traffico e le perplessità sulla ciclabile del Lungomare, destinata a diventare definitiva. E con la congestione stradale da combattere l’unica soluzione è potenziare il trasporto pubblico. Già da qualche settimana l’ATAC ha riattivato le sue linee “marittime”: lo 062, lo 068 e lo 07 che vanno dal porto turistico fino al villaggio Tognazzi, passando per tutte le spiagge libere e attrezzate.

Grande assente è la Roma-Lido che, dal 1° luglio, sarà ridotta dalle attuali 152 corse a sole 132 e viaggerà al massimo con 6 treni: un importante -13% per una linea utilizzata ogni giorno non solo dai bagnanti, ma anche e soprattutto dai pendolari di Ostia e dell’entroterra.

La mancata revisione generale

A finire nel mirino dell’ANSFISA, l’agenzia che dal 2016 monitora gli standard di sicurezza delle ferrovie “isolate” come la Roma-Lido, era stata la manutenzione dei treni CAF MA300 “Freccia del Mare”, quelli più moderni e apprezzati. Con nota numero 11664 del 27/07/2020 l’Agenzia intimava all’azienda di iniziare per tempo con le attività manutentive, pena il ritiro dei convogli dal servizio. In particolare i treni MA379-388, MA383-384, MA385-386, MA389-390 del 2006 avrebbero raggiunto il limite temporale entro il quale andava eseguita la Revisione Generale. Per questa ragione dal 1° luglio sulla linea potranno circolare al più i 3 CAF “ex metro B” della seconda fornitura (che si distinguono dai primi “Freccia del Mare” per la fascia color amaranto) e i superstiti treni MA200 che necessitano anch’essi di profonde manutenzioni.

Ripercussioni anche sulla metro romana

Un problema, quello della manutenzione dei treni, che non riguarda solo la ferrovia regionale, ma anche le linee A e B dell’underground romano. Con una nota del 30 novembre 2020 ATAC a sua volta aveva lanciato l’allarme all’amministrazione comunale: “la Società ha prefigurato significative limitazioni della capacità produttiva nel biennio 2020-2021, conseguenti all’indisponibilità dei treni da destinare ad attività di manutenzione, revisioni o sostituzioni. […] In particolare si prevedono per il servizio viaggiatori di linea B, nel biennio 2021-2022 una riduzione di circa l’11% del servizio erogato, con frequenza da 3’ e 20’’ a 4’ e 30’’ nella tratta comune e di circa 9 per le diramate; per il servizio viaggiatori di linea A, nel 2021, una riduzione di circa il 2% del servizio erogato, con frequenza da 3’ a circa 3’ e 15’’, nel 2022, una riduzione di circa il 30% del servizio erogato, con frequenza da 3’ a circa 4’ e 45’’. 

Vengono prefigurate, poi, ulteriori non trascurabili criticità sulla Ferrovia Roma-Lido di Ostia, con frequenza di passaggio nelle ore di punta superiore a 15 minuti”.
La prima riduzione del servizio è stata effettivamente attuata dall’aprile di quest’anno, ma le misure di contenimento degli spostamenti e il supporto delle linee speciali S ne hanno mitigato l’impatto. L’incognita però è sul 2022 quando, con l’auspicabile ritorno alla normalità, la metro A di Roma dovrebbe passare dagli attuali 3 minuti di frequenza a quasi 5, tagliando il servizio del 30%.

Una corsa contro il tempo

Anche il questo caso l’origine dei mali è il ritardo con il quale le gare di manutenzione sono state assegnate.

La manutenzione della flotta dei treni CAF, compresi quelli della Roma-Lido, ricade all’interno del perimetro dei famosi 425 milioni che il Ministero delle Infrastrutture ha stanziato nel 2017, ma che il Comune ha incassato solo nel corso a fine del 2018. Il finanziamento di 66 milioni di euro per 51 treni è stato impegnato in due gare, la prima andata deserta a settembre del 2020, la seconda finalmente aggiudicata alla fine dello scorso anno. 

Da qualche mese le lavorazioni sono cominciate nei depositi di Osteria del Curato e Magliana e dureranno complessivamente 8 anni, con una necessità di stop di 210 giorni per ogni treno. Le operazioni riguarderanno anche i 4 CAF “Freccia del Mare” della Roma-Lido, che tuttavia non potranno tornare il servizio prima del nuovo anno.

Parallelamente alla manutenzione in corso sui CAF, c’è anche la gara che Astral ha assegnato, anche in questo caso non senza difficoltà, per la manutenzione dei 6 treni MA200 che costituiscono il resto del materiale rotabile. “Siamo in fase di stipula del primo contratto attuativo per 13,9 milioni di euro”, ha dichiarato in un post su Facebook l’assessore regionale ai trasporti Mauro Alessandri, “abbiamo chiesto all’impresa che si è aggiudicata l’appalto di portare i treni direttamente nei loro depositi. Si parte subito con un MA 200 (Roma-Lido) e 2 treni della Roma-Viterbo.”, ma, c’è da dire, gli altri 5 treni MA.200 verranno manutenuti solo quando verranno trovate in bilancio le coperture economiche.

Un difficile passaggio di consegne

Sebbene l’infrastruttura ricada interamente nei confini del Comune, la Roma-Lido è una ferrovia di proprietà della Regione Lazio. Già nel 2019 era stato programmato il rientro della gestione “in house”, da ATAC a Cotral, con l’affidamento della manutenzione dell’infrastruttura ad Astral. Il passaggio di consegne sarebbe dovuto avvenire entro fine mese, ma è stato rimandato al 2022. “L’ulteriore differimento dalla data del primo luglio e l’esigenza di stabilire un ulteriore periodo di proroga del contratto sono dovuti al ritardo maturato nella trasmissione di tutti i documenti da parte di Atac Spa. 

Nonostante i ripetuti solleciti della direzione regionale e i continui incontri, siamo in effetti ancora in attesa di parte della necessaria documentazione. L’auspicio dunque è quello di poter procedere rispettando le date previste e di garantire la gestione diretta delle due linee alle società regionali. Stiamo lavorando per garantire al più presto un servizio che risponda in maniera adeguata alle esigenze degli utenti”, conclude l’assessore Alessandri in una nota.

La rabbia del comitato pendolari

“Già nel 2015 si sapeva che nel giro di pochi anni tutti i treni della Roma-Lido avrebbero dovuto fare revisioni molto pesanti”, racconta Roberto Spigai del Comitato Pendolari della Roma-Lido, “ed in questi 6 lunghi anni non è stato fatto nulla di concreto per mettere un solo treno in officina. Se quest’estate il servizio andrà avanti sarà solo grazie alla tenacia dei macchinisti e alla pazienza dei pendolari”. 

Secondo il Comitato il peggio deve ancora venire: “quando ci si accorgerà che con 6 treni il servizio non regge, è molto probabile che venga fatto un vero e proprio spezzatino ferroviario. La tratta potrebbe essere tagliata a Lido Centro per risparmiare sul tempo di giro dei treni, costringendo l’ATAC ad attivare un servizio di navette sostitutive permanente tra Lido Centro e Cristoforo Colombo. I grandiosi miglioramenti promessi dall’assessore Alessandri, o ancora l’idea del Comune di trasformare la linea nella “metro E” sono una chimera ed è per questa ragione che manifesteremo il 1° luglio sotto la sede della Regione. La situazione è drammatica: se l’estate sarà calda, probabilmente l’inverno lo sarà ancor di più.”

da La Repubblica




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