Il nuovo piano della ciclabilità di Roma Capitale diventi l’occasione
per uniformare le regole di accesso con i mezzi di mobilità dolce.
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Come abbiamo denunciato già da diverso tempo, la mobilità di
Roma soffre, oltre che del traffico e delle carenze, anche delle regole
difformi che i diversi gestori applicano sui mezzi di trasporto a seguito (biciclette
e monopattini).
A queste discrepanze avevamo dedicato un approfondimento a
parte, per aiutare gli utenti a districarsi nel mare di regole incoerenti. Differenze
che non dovrebbero esistere sotto il Metrebus, che è un titolo di viaggio
integrato e che, per l’appunto, dovrebbe offrire gli stessi servizi a tutti i
cittadini di Roma e del Lazio, compreso il trasporto di bici e monopattini.
Allo stato attuale delle cose, invece, abbiamo spaccature
manifeste, soprattutto per i mezzi elettrici, che Trenitalia incentiva, mentre Atac li vieta bollandoli come “merce pericolosa”. In tutto questo contesto, si
aggiunge l’azione di associazioni di utenti del trasporto pubblico di stampo reazionario, che anziché favorire l’ingresso di questi mezzi si battono
attivamente affinché l’intermodalità bici/monopattino + trasporto pubblico non
esista.
Ironie della mobilità, che una città di contraddizioni come
Roma poteva generare.
A seguito di ulteriori approfondimenti e accertamenti,
abbiamo constatato che dovrebbe essere la Regione Lazio nella contrattazione
con Trenitalia a richiedere una variazione del regolamento di trasporto,
includendo così gratuitamente la salita delle bici per gli abbonati Metrebus.
Parallelamente Roma Capitale può imporre ad Atac e ai gestori della rete periferica
l’ammissibilità di bici elettriche e monopattini, che attualmente soffrono di un
vuoto regolamentare all’interno del Comune.
L’occasione per attuare queste azioni sarà proprio la fase
partecipativa del nuovo Biciplan, durante la quale ci mobiliteremo insieme ad
altre associazioni affinché queste regole vengano migliorate e rese uniformi pe
tutti i gestori di servizi all’interno del sistema Metrebus.
Questa è in sostanza una lettera aperta agli amici ciclisti,
ma anche una dichiarazione di battaglia nei confronti di chi ha una visione
retrograda della mobilità: Roma non può più aspettare.
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1 Commenti
Chi si muove in bici a Roma sa bene che, con il nostro territorio tutt’altro che pianeggiante, la bici elettrica è spesso la scelta più pratica.
Permetterne il parcheggio in stazione sarebbe quindi un servizio davvero utile per molti romani.
Purtroppo, l’attuale regolamento esclude bici e monopattini elettrici dai bikebox a prescindere dalla presenza della batteria.
Magari potreste provare a parlare di questa proposta.