L’associazione Tutela Utenti Trasporto Pubblico denuncia il
pericolo di esplosione dei mezzi di micromobilità.
Se ti piace il nostro lavoro, allora supportaci, basta un caffè! |
Come notato dagli utenti, da alcune settimane Atac ha
iniziato a segnalare il divieto di portare in metropolitana monopattini e
biciclette elettrici alimentati da batterie al litio, in aderenza all’art. 8
sulle condizioni di trasporto dettate dalla stessa azienda.
Un’iniziativa che nasce dalla sollecitazione dell’associazione
Tutela Utenti Trasporto Pubblico (TuTrap APS), che in un lungo articolo ha sottolineato come l’azione sia stata frutto di una sollecitazione in corso dal luglio scorso, trasmessa non solo ad Atac, ma anche Ministero delle
Infrastrutture, al Sindaco e al Presidente della Regione Lazio. La motivazione del provvedimento nasce: “[…] a
seguito di diversi casi di esplosione registrati nel mondo e per rendere
concreta una disposizione contenuta nell’articolo 8 del testo sui diritti e
doveri dei passeggeri”.
Questa scelta ci pone come realtà vicina al mondo dei
trasporti due grandi interrogativi, l’uno strettamente legato all’altro.
Il primo riguarda l’effettiva esistenza del pericolo esplosioni,
visto e considerato che – al netto di qualche episodio isolato che certamente
sarà avvenuto nel mondo – non ci risulta che le batterie al litio siano delle bombe
ad orologeria. O almeno, non ci risulta che siano più pericolose delle analoghe
batterie dei cellulari e dei laptop che miliardi di persone utilizzano ogni
giorno nel mondo, anche sui mezzi pubblici.
Impedire, pertanto, di utilizzare dei mezzi di mobilità utilissimi
agli utenti del trasporto pubblico non solo ci appare controproducente, ma assume
contorni ilari – se non grotteschi – soprattutto tenendo in considerazione gli enormi deficit del
trasporto pubblico locale romano.
L’accesso dei mezzi di micromobilità non va impedito come promosso
da TuTraP, ma va ampliato e incentivato il più possibile. Per questa ragione abbiamo denunciato l’inspiegabile difformità tra le politiche di Atac e Cotral rispetto a quelle decisamente migliori di Trenitalia, che ha dotato la propria flotta di
treni regionali di posti dedicati alla sosta e alla ricarica di biciclette e
monopattini.
Difficilmente la più grande azienda di trasporti d’Italia ha
fatto delle scelte fuori di senno ed è molto più probabile, almeno a nostro
avviso, che sia TuTraP ad aver in mente una visione piuttosto retrograda di
questi mezzi, al giorno d’oggi un'importante opportunità per moltiplicare i
passeggeri sul trasporto pubblico locale.
Odissea Quotidiana è su Google News - Se vuoi restare sempre aggiornato clicca qui e seguici selezionando sulla stellina in alto a destra |
0 Commenti