Roma-Lido: Astral affida il coordinamento della sicurezza per la progettazione dell’SCMT

Proseguono le attività propedeutiche al nuovo sistema di segnalamento.

Roma-Lido: Astral affida il coordinamento della sicurezza per la progettazione dell’SCMT

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Con gara G02719, Astral ha avviato una gara dal valore di quasi 1 milione di euro per il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione del nuovo sistema di segnalamento SCMT sulla ferrovia Roma-Lido.

Una tecnologia a cui avevamo dedicato un approfondimento specifico ma sulla quale nutriamo forti perplessità. Di contro alla modernità delle tecnologie a disposizione, la scelta di implementare l’SCMT sulla ferrovia Roma-Lido appare non solo impropria, ma addirittura dannosa. Poiché tale sistema è di tipo discontinuo, non si potrà conoscere la posizione in tempo reale dei convogli, costringendo a inutili rallentamenti in caso di interruzioni del servizio. Ad essere vulnerabili saranno anche le numerose infrastrutture di terra, formate da decine di boe eurobalise che dovranno essere costantemente manutenute.

Il buon senso avrebbe voluto che si scegliesse un sistema di tipo continuo, come un Blocco Automatico a Correnti Continue (BACC) già in uso sulla linea B o, ancor meglio, l’ERTMS-L2 che sarà implementato sulla Roma-Viterbo.

Che l’SCMT sia una scelta “a ribasso” lo certifica anche Astral nel capitolato tecnico del presente affidamento.

Per far fronte alle richieste di ANSFISA, inizialmente si era ipotizzato un upgrade tecnologico volto esclusivamente al miglioramento degli attuali standard di sicurezza […] tenuto conto delle peculiarità specifiche della ferrovia Roma – Lido, ed in particolare:

  • delle distanze ridotte tra i segnali;
  • del segnalamento incompleto in alcune stazioni della linea;
  • della modalità di realizzazione della codifica in stazione;
  • dell’associazione dei codici del BAcc con gli aspetti segnali,

era stata ipotizzata la possibilità di sostituire il sistema di blocco esistente a correnti codificate, con un nuovo BcA, implementare il Sistema CMT in stazione e in linea e adeguare, ove necessario, gli aspetti segnali in modo da ricondursi, il più possibile, agli standard adottati da RFI sulle linee nazionali. Dallo studio di dettaglio è emerso un impatto non sostenibile circa i tempi e i costi che le modifiche sopra indicate avrebbero avuto sugli impianti ACEI esistenti, non prevedibili in prima istanza, e tali da far convergere verso soluzioni alternative circa l’innalzamento degli standard di sicurezza da raggiungere come richiesto da ANSFISA.

Tutto ciò premesso ha portato ASTRAL a concludere che lo scenario tecnologico più idoneo e lungimirante per ottemperare alle richieste di ANSFISA e allo stesso tempo agli standard regolamentari applicabili del Gestore dell’Infrastruttura Ferroviaria Nazionale (IFN) è quello di prevedere la realizzazione di un nuovo ACCM (Apparato Centrale a Calcolatore Multistazione) per la gestione della circolazione, nuovi Posti Periferici di stazione, l’attrezzaggio della linea con un sistema di Blocco Conta Assi e Sistema CMT integrato nell’ACCM.

In sintesi, la sensazione è che Astral abbia individuato l’SCMT come soluzione di compromesso rispetto alle finanze disponibili. Una scelta che, tuttavia, potrebbe non essere pienamente efficace nel breve periodo e, soprattutto, aggreverà moltissimo qualsiasi prospettiva di fusione con la linea B della metropolitana: una scelta purtroppo sfumata a causa delle inspiegabili rivalità tra l’amministrazione capitolina e regionale, ma che in qualsiasi altra nazione sarebbe stata attuata già da anni.


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