La richiesta dell'aumento, in base a quanto trapelato, è stata inviata dal sindaco Gualtieri al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
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In arrivo una doccia gelata per gli utenti dei trasporti pubblici di Roma. Dopo mesi di alterne vicende, il sindaco Roberto Gualtieri ha inviato una lettera al presidente della Regione Rocca: a pubblicare i dettagli della missiva datata 2 settembre è stato Il Messaggero.
Nel testo il sindaco ha ribadito la sostanziale inadeguatezza dei fondi trasferiti dallo Stato alla Capitale per finanziare il servizio del trasporto pubblico, sia in relazione all'estensione della città che al numero di abitanti e turisti che ogni giorno la frequentano. Una crisi economica acuitasi nell'ultimo periodo, anche dagli importanti investimenti in corso di attuazione a Roma - sia con fondi giubilari che PNRR - per il rinnovo e l'implementazione delle infrastrutture di mobilità, nonché la transizione verso tecnologie più ecosostenibili che aumenteranno l'offerta, ma anche le spese per il Comune.
Sempre secondo quanto riportato tra le pagine de Il Messaggero, mancherebbero all'appello oltre 20 milioni di euro necessari per finanziare il rinnovo del contratto di servizio con Atac, in stallo da quasi un anno:
Nell’ambito del Piano Economico Finanziario asseverato emerge, altresì, che la stima dei ricavi da traffico comprende l'effetto di una rimodulazione tariffaria la cui incidenza è stimata a regime, dall’anno 2025, nell’ordine di circa 22 milioni di euro annui a parziale copertura.
In considerazione dei dati emersi e della copertura economica insufficiente, il sindaco ha richiesto al presidente di Regione di attuare l'incremento dei prezzi dei biglietti. Il piano, come anticipato negli scorsi mesi, prevede l’aumento generalizzato dei titoli di viaggio a singola corsa, con il BIT da 1,50 a 2,00€, e ad uso turistico (giornaliero, plurigiornaliero e settimanale). Nessun aumento è invece previsto per gli abbonamenti mensili, mentre per l’abbonamento annuale del Metrebus Roma è prevista una lieve diminuzione del costo da 250 a 240 €. Di seguito riportiamo la tabella di sintesi:
Aumenti che, in una situazione di mancanza di investimenti da parte del Governo col Fondo Nazionale Trasporti, sono diventati inevitabili sia per salvaguardare l'attuale servizio a causa dell'aumento generalizzato dei costi di produzione, sia, a tendere, per garantire l'equilibrio economico finanziario di Atac (ma anche Cotral e Trenitalia) nell'ambito del nuovo contratto di servizio e in ragione dell'attivazione delle nuove tranvie che incrementeranno l'offerta.
Rincari, è bene sottolineare, che non andranno a colpire gli utenti abituali del trasporto pubblico, con tariffe invariate per gli abbonamenti mensili e annuali Metrebus Roma e Metrebus Lazio.
La palla passa adesso alla Regione Lazio, che dovrà decidere se accogliere la richiesta del sindaco di Roma mediante l'approvazione della riforma tariffaria in consiglio regionale o respingerla.
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1 Commenti
Sicuramente non comprerei mai il biglietto giornaliero, poichè equivale a 5 biglietti singoli che insieme valgono 8h di viaggio.
Il nuovo settimanale costa come il mensile, per essere giusto dovrebbe costarne 1/4 rispetto al mensile, al massimo la metà.
Se si mette in considerazione che siamo in una crisi ambietale, il Comune di Roma potrebbe intraprendere la trada del trasporto pubblico "gratuito", che significa non usare il sistema tariffario ed coprire i costi mediante tassazione diretta, come fanno in alcune città europee.
Ovviamente servirebbe un cambio del sistema legislativo di competenza, dato che sono cosi restrittivi che in Italia l'autobus doppio snodato da 24 metri non può circolare, farebbe comodo sul 90 express.