La Commissaria Straordinaria ha approvato le varianti della
tratta San Giovanni-Colosseo, autorizzando 860mila euro di spesa per il cambio
di nome delle stazioni.
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Con ordinanza 5/M e 6/M di giugno 2024 la commissaria straordinaria
della metro C, l’arch. Maria Lucia Conti, ha approvato le varianti in corso d’opera
della tratta T3 e la nuova convenzione con Roma Metropolitane in vigore per il
2024.
Entrando nel dettaglio, l’ordinanza 5/M ha approvato i progetti definitivi di variante, concernenti il Clivo di Acilio e la nuova sistemazione esterna della fermata Colosseo. Nell’ambito di questa variante è stata stralciata la fornitura dei 2 treni previsti dal quadro economico che saranno forniti nell’ambito del pacchetto di 15 convogli di seconda generazione previsti per la tratta T2, per un totale di 17 treni.
Per questi convogli di nuova generazione bisognerà attendere l’aggiornamento
del progetto dei treni Hitachi, attualmente molto rallentato a causa della
pessima situazione economica di Roma Metropolitane e dell’impossibilità di
operare a pieno regime. Conseguentemente allo storno dei treni è stato approvato
il nuovo programma di esercizio, che sarà effettuato con 10 sui 13 treni esistenti
per una frequenza di 8,5 minuti sull’intera linea Colosseo-Pantano.
Infine, nell’ambito di questa ordinanza è stata approvata la
modifica della denominazione delle stazioni della tratta T3, con Amba Aradam/Ipponio che sarà chiamata Porta Metronia e Fori Imperiali/Colosseo che
diventerà semplicemente “Colosseo” per evitare confusioni sul nodo di scambio
con la linea B. Per tale operazione sono stati stanziati 859 mila€, ricavati
dalla voce “imprevisti” del quadro economico generale.
Con questo aggiornamento la spesa per metro C si è attestata
a 3,25 miliardi di euro, di cui 3 già spesi per i lavori in corso fino al
Colosseo e una quota residua di 250 milioni concernenti sostanzialmente la
stazione Venezia e la fornitura di 17 nuovi treni.
La successiva ordinanza 6/M, dal carattere più meramente burocratico,
ha approvato la Convenzione tra la commissaria straordinaria e Roma
Metropolitane, in forza del decreto Asset che consente alla commissaria di assumere
la governance della società e di remunerarla attraverso i quadri economici
delle opere affidate. Un atto, dunque, dalla grande forza che contribuirÃ
sensibilmente alla prosecuzione delle attività di Roma Metropolitane.
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