Nuovi tram, tempi (troppo) stretti per la consegna

La pubblicazione delle risposte ai quesiti sulla gara ATAC per i 121 nuovi tram ha messo nero su bianco il malumore che serpeggia tra i fornitori: tempi di consegna troppo corti a causa della guerra in Ucraina. Dall’altra parte ATAC resta perentoria, messa alle corde dalle scadenze giubilari: si devono consegnare i tram a batterie, altrimenti non si potrà inaugurare il TVA. Sul tavolo allo studio una rettifica della gara.

Bando nuovi tram, si deve dare precedenza al TVA

ATAC ha pubblicato,
sul portale della gara in corso per i 121 nuovi tram, le risposte ad ulteriori quesiti sottoposti dalle aziende interessate a presentarsi.

Con i questi 43 e 58 due distinte società, che restano anonime in virtù delle norme del Codice degli Appalti, hanno sollevato l’impossibilità di rispettare il termine di consegna dei nuovi tram, previsto dal Capitolato Speciale d’appalto. Rispetto al secondo contratto applicativo di 66 veicoli con batterie – da destinare prioritariamente al TVA – le tempistiche attualmente previste sono pari a 12 mesi dalla sottoscrizione del contratto per la consegna del primo tram, a cui seguirà il secondo dopo ulteriori 4 mesi, quindi una fornitura al ritmo di 2 mezzi al mese.

Tempi troppo corti, secondo alcune società, rispetto ai 22 mesi concessi dal primo contratto applicativo (quello dei 40 tram senza batterie) anche a causa “della straordinaria crisi dello scorso anno e dei conseguenti allungamenti dei tempi di fornitura delle materie prime”.

Nel quesito 58 si sottolinea quanto segue:

[...] In alcuni casi infatti, i dodici mesi richiesti per la consegna del primo tram possono arrivare a coincidere con i tempi di consegna presso la fabbrica del costruttore di taluni componenti, arrivando così a stabilire dei milestone di progetto che impediscono la costruzione e consegna nei tempi qui richiesti dei tram oggetto dei futuri contratti applicativi (anche nei casi di linea di produzione attiva).
A conferma del fatto che quanto esposto corrisponde ad un’evidenza delle condizioni attuali del mercato, si fa presente che medesima problematica è stata già esposta da un altro potenziale concorrente (quesito 21 della seconda tranche di risposte pubblicata da ATAC).

Per tali ragioni nel quesito 58 la società chiede una dilatazione dei tempi di consegna dei successivi contratti applicativi a 18 mesi, mentre nel quesito 43 addirittura a 22 mesi.

Per approfondire -  ATAC: pubblicato bando per 121 nuovi tram

A tali quesiti l’ATAC ha risposto:

[...] I tempi di consegna saranno pari a 12 mesi - decorrenti in ogni caso dall’ultima consegna di ciascun Applicativo precedente compreso il primo - tale da evitare, in caso di più contratti applicativi in corso, l’imposizione all’Operatore Economico di un battente produttivo superiore a due tram/mese, quantità che non sarebbe comunque ricevibile da ATAC.

Si apprende inoltre che ATAC starebbe predisponendo una variazione dell’ordine di consegna dei mezzi solamente predisposti per la marcia autonoma (relativi al primo contratto applicativo) e di quelli già dotati del sistema di accumulo ESS (relativi al secondo contratto applicativo), rimandando tale rettifica ad una successiva pubblicazione.

Già un mese fa la redazione di Odissea Quotidiana aveva sottolineato che, alle condizioni attuali, la TVA avrebbe potuto non avere per tempo i tram con batterie necessarie nei tratti privi di rete aerea. A tale articolo ATAC aveva risposto indirettamente con una nota stampa che lasciava, tuttavia, la questione irrisolta.

Con la precisazione di oggi, relativa alla possibile una variazione dell’ordine di consegna dei mezzi, l’azienda ha preso probabilmente coscienza della necessità di dare priorità ai mezzi con batteria.

L’auspicio è che tale variante venga tempestivamente pubblicata, dando ordine di convertire il primo contratto applicativo di 40 tram predisposti per la marcia autonoma in 40 tram già dotati di batterie. Verrebbe convertito al contempo il secondo applicativo di 66 tram con ESS in un contratto da 40 tram predisposti per i tratti catenary free più 26 mezzi con ESS.

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