Tramvia TVA, Patané replica a Odissea Quotidiana: "Nessun finanziamento PNRR perso"

L'assessore alla mobilità di Roma spiega che l'obiettivo europeo non sarà più per 2,8 km di linea, ma per l'acquisto di 10 tram.

Tramvia TVA, Patané replica a Odissea Quotidiana: "Nessun finanziamento PNRR perso"

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In merito al nostro articolo "Tram: la TVA perde i fondi del PNRR", l'assessore alla mobilità di Roma Eugenio Patané è intervenuto con la seguente replica che riportiamo integralmente. 

Cara OQ, sono costretto a intervenire per smentire quanto da voi affermato, riprendendo un articolo di Cityrailway del medesimo contenuto.

Prima di tutto Roma non ha perso i fondi del PNRR che rimarranno identici sia nella quantità cioè 120 milioni circa, che nella derivazione (cioè medesimo decreto e medesima fonte europea PNRR), nonchè medesima destinazione, cioè costruzione infrastrutture tranvia TVA. Non è vero, dunque, che la tranvia ha perso i finanziamenti europei, nè che essi siano andati a finire a supporto della Togliatti. Sono notizie prive di qualsiasi fondamento.

Proprio per salvare questi finanziamenti è stata chiesta dal sottoscritto e dal DMST una modifica degli obiettivi da raggiungere: mentre prima per mantenere i soldi dovevamo raggiungere, entro il giugno 2026, 2,8 km di tranvia realizzata pena perdita fondi, ora dobbiamo per mantenere i soldi Tva avere 10 tram a Roma entro il giugno 2026 senza obiettivi chilometrici.

Grazie a questo intervento non si perdono i fondi PNRR, nè c'è alcun bisogno nè adesso nè in futuro di reperire altri fondi ministeriali. Spero di non dover intervenire più per smentire voci incontrollate in materia di tram. Buon lavoro.

La tramvia TVA riceverà, pertanto, un terzo cambio della milestone dei 120 milioni di euro concessi dal PNRR. Con i finanziamenti europei all'inizio si sarebbe dovuta realizzare la tratta Termini-Venezia, quindi la tratta Giureconsulti-Porta Cavalleggeri (dopo il fallito dirottamento dei fondi sulla linea Togliatti). Adesso, considerata l'impossibilità materiale di ultimare la tratta entro il 30 giugno 2026, i fondi verranno mantenuti solo se verranno acquistati entro la scadenza europea i primi 10 tram della linea, sui 24 previsti dal quadro economico. Non ci sarà, tuttavia, un cambio di destinazione d'uso dei fondi.

Se da una parte è praticamente certo che i 10 tram saranno consegnati per tempo, visto che la CAF conta di potenziare le linee produttive, e perciò i fondi europei sono salvi, dall'altra parte rileviamo con preoccupazione che non c'è più alcun cronoprogramma certo per la TVA.

Stando alle ultime dichiarazioni assessorili i cantieri dovrebbero partire a settembre, ma dopo i molteplici rimandi a partire dall'estate scorsa, il condizionale è d'obbligo. 


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