Aumento biglietti: il Governo congela le risorse per il TPL

Bocciata nella commissione trasporti della Camera la risoluzione che impegnava il Governo ad aumentare i finanziamenti. Patané: “Senza ulteriori risorse, aumento dei biglietti inevitabile”.

Aumento biglietti: il Governo congela le risorse per il TPL

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Una doccia gelata per i pendolari di Roma e del Lazio. Dopo la bocciatura della risoluzione presentata dal PD in commissione trasporti alla Camera il trasporto pubblico romano non riceverà maggiori sovvenzioni dal Fondo Nazionale Trasporti (FNT), rendendo ancor più scricchiolante un sistema che si regge a malapena.

Duro l’assessore Patané, in un’intervista a Repubblica, che replica alla bocciatura: “A noi mancano circa 100 milioni di euro, ma lo abbiamo spalmato nel contratto di servizio con Atac e oggi mancano 24 milioni di costi vivi”. In una prima fase era intervenuta la Regione Lazio, mediante le risorse aggiuntive previste dal DL “Asset”, che tuttavia non sono sufficienti a arginare il buco del bilancio nel sistema del trasporto pubblico capitolino.

La ripartizione del FNT è ingiusta, spiega Patané, sottolineando l’iniquità di distribuzione dei fondi tra Roma e Milano.

Insomma, la partita è nuovamente aperta, soprattutto alla luce del nuovo contratto di servizio con Atac che sarebbe dovuto partire all’inizio di quest’anno ma è stato rimandato di ulteriori 12 mesi. Nel caso il Governo non concedesse le risorse necessarie, nei cassetti del Campidoglio sarebbe pronta una manovra tariffaria per innalzare il costo dei biglietti di singola corsa per i turisti e i non residenti, lasciando inalterati gli abbonamenti per i romani. Una soluzione che sa comunque di una mezza vittoria, visto che farà storcere il naso ai pendolari dell’hinterland laziale.

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