Giulio Agricola: approvata la mozione per il cambio del nome

È passata in assemblea capitolina la mozione che chiede di rinominare la fermata Giulio Agricola della linea A della metropolitana.

Giulia Agricola: approvata la mozione per il cambio del nome

Non più “Giulio Agricola”, bensì “Giulio Agricola – Parco degli Acquedotti”, così potrebbe chiamarsi entro breve tempo la quarta fermata della metro A di Roma. La mozione, a prima firma di Erica Battaglia (PD) e Rocco Ferraro (Civica Gualtieri), chiede al sindaco di impegnarsi presso Atac, l’Agenzia per la Mobilità e gli altri enti preposti a rinominare la stazione in tempo utile per il Giubileo 2025.

Entusiasta l’assessore al turismo Alessandro Onorato che commenta: “Aggiungere la denominazione consente una migliore individuazione del sito e quindi ne favorisce la promozione turistica”.

 

L’ultimo cambio di nome avvenuto ad una stazione della metro di Roma è avvenuto nel 2022 alla futura stazione “Amba Aradam/Ipponio”, rinominata in “Porta Metronia” nel corso di settembre. Precedentemente lungo la linea A, sotto la consiliatura Marino, era sta promossa un’iniziativa per integrare il nome di alcune fermate con elementi identitari dei quartieri: “Furio Camillo – Alberone”, “Arco di Travertino – Parco delle Tombe Latine” e, per l’appunto, “Giulio Agricola – Parco degli Acquedotti”. Tale iniziativa è finita rapidamente nel dimenticatoio, così come la più recente mozione del IX municipio di rinominare EUR Magliana in EUR Colosseo Quadrato.

Prima di Porta Metronia, il precedente tentativo che ha avuto un vero successo è stata l’integrazione dei nomi delle fermate Repubblica, Flaminio e Barberini con l’indicazione dei punti di interesse del Teatro dell’Opera, di piazza del Popolo e della Fontana di Trevi tutt’ora in uso (DCC 222/2023).

La scelta della denominazione delle fermate della metropolitana, che devono avere nomi legati alla toponomastica del territorio, in questo caso appare adeguata agli scopi di attirare l’attenzione su una stazione periferica, tuttavia il rischio è che questa iniziativa finisca velocemente e per la seconda volta nel dimenticatoio.

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