Atac: da fine 2021 parte il nuovo contratto di servizio

Atac: da fine 2021 parte il nuovo contratto di servizio


La Commissione Mobilità, presieduta dal Consigliere Stefàno, lo scorso lunedì 18 gennaio 2021 ha condotto una prima analisi del nuovo contratto di servizio che verrà stipulato tra Atac e Comune di Roma





Il contratto di servizio Atac-Comune attualmente in vigore per l'erogazione del servizio di trasporto pubblico è stato stipulato nel 2015, successivamente prorogato nel 2019 e scadrà il 3 dicembre 2021.

Per le 100 linee periferiche, attualmente gestite da RomaTPL, è stato deciso di indire una nuova gara europea per individuare i nuovi gestori del servizio che subentreranno dal 2022.

La gara è tuttora in corso ed è necessaria per ottemperare agli obblighi normativi che impongono una esternalizzazione del 10% almeno del servizio in caso di affidamento in-house ad una municipalizzata.

Parallelamente, vista la scadenza dell'affidamento in-house ad Atac del prossimo 3 dicembre, il Comune di Roma sta redigendo un nuovo contratto che prevede, rispetto a quello in essere, alcune modifiche che sono state analizzate nel corso della Commissione Mobilità.

È previsto in primis un aumento quantitativo del 5/10% del servizio rispetto a quello attualmente programmato: da quanto emerge, ci sarebbe inoltre la volontà di inserire una clausola specifica che snellirebbe le procedure di subaffidamento del servizio in caso di future fasi emergenziali, che tutti ovviamente scongiuriamo.

Si è anche dibattuto sulla maggiore attenzione che il contratto dovrà avere per il decoro nei luoghi del trasporto pubblico, dunque fermate dei mezzi di superficie o stazioni della metropolitana.

Il nuovo contratto dovrebbe essere della tipologia net-cost, dunque con un rischio d'impresa per Atac legato alla bigliettazione pari al 35% dei costi: è stata avanzata la possibilità di inserire delle eccezionalità che permetterebbero all'azienda di essere remunerata maggiormente in caso di nuove crisi emergenziali, come già avvenuto con l'emergenza Covid. Una clausola che dunque non necessiterebbe di provvedimenti specifici di enti regionali o nazionali per essere applicata.

Per quanto riguarda i corrispettivi corrisposti ad Atac nel nuovo contratto, che saranno comunque ricalibrati con cadenza biennale, verranno diversificati maggiormente, come avevamo anche suggerito dalle pagine di questo blog: verranno infatti inseriti nuovi corrispettivi per i bus ibridi, a metano, i bus snodati che richiedono diversi costi gestionali.

Stesso discorso vale per i tram e per le metropolitane, con corrispettivi differenziati per tram e metrotram, nonché per la metropolitana driverless (linea C).

Ci sarebbe infine anche l'intenzione di inserire la manutenzione infrastrutturale straordinaria all'interno del corrispettivo previsto da Contratto di Servizio: ciò consentirebbe di evitare che per ogni lavorazione straordinaria da effettuare, ad esempio sulle infrastrutture, sia il Comune a dover stanziare ogni volta nel proprio bilancio dei fondi specifici, senza così dare al gestore la possibilità di fare una pianificazione pluriennale in autonomia.

A margine della Commissione è stato infine annunciato l'acquisto, attraverso 60,7 milioni di fondi dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, di nuovi bus a metano: sarà valutata dagli uffici comunali la disponibilità di attingere dalla gara Consip oppure la pubblicazione di un apposito bando di gara.


Autore: @TplRoma, blogger per Odissea Quotidiana, studente, appassionato di trasporti sin da piccolo e autore di #AutobusDiRoma, una rubrica che serve a spiegare su quali autobus saliamo ogni giorno! - Leggi tutti i post di @TplRoma.




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