Roma-Lido il punto della situazione

Roma-Lido il punto della situazione

Passati i primi giorni il Comitato Pendolari della Roma-Lido fa il punto sulla situazione venutasi a creare sulla Roma-Lido a seguito dell'entrata in vigore della normativa sulla cosiddetta FASE 2




Diciamo subito, anzi ribadiamo, che il Comitato Pendolari della Roma-Lido non ha una posizione preconcetta su niente e nessuno, abbiamo le idee chiare su come dovrebbe essere un servizio pubblico efficiente e ci misuriamo con la realtà e i soggetti che la determinano cercando di confrontarci con tutti gli attori in campo: istituzioni, ente gestore, popolazione pendolare, sindacati, altri comitati.

Questo per dire che non abbiamo mai cercato di piegare gli avvenimenti fino a distorcerli per farli convergere sulle nostre posizioni o farli bersaglio di critiche “a prescindere”, esattamente al contrario abbiamo sempre rappresentato la realtà così come la vediamo e la viviamo e per poi eventualmente farne oggetto di critica e di proposte alternative.

E' quello che è accaduto in questi pochi giorni.

▶️Lunedì siamo andati a vedere cosa stava succedendo ed abbiamo documentato che onestamente, a nostro avviso, tutto sommato la situazione pareva tenere, pur con qualche sbavatura. 

Questo a differenza di qualche giornale che invece riportava la situazione come sconvolgente. Siamo stati contattati da alcune testate che evidentemente volevano fare dei servizi o articoli più drammatici, magari per aumentare lo share o per vendere qualche copia in più. 

Purtroppo (per loro) li abbiamo delusi e dopo i primi approcci quindi le interviste non si sono più fatte. Per noi non è un problema.

Se lunedì i treni erano semi vuoti e passavano ogni 7/8 minuti nell'orario di punta, quello abbiamo riportato. Piaccia o non piaccia. Ma questo era lunedì.


▶️Oggi giovedì la situazione è già cambiata. E questo riportiamo.

Cominciamo dal numero di corse previste:

La Regione nell'ultimo incontro di sabato mattina ci ha assicurato che da lunedì sarebbero state garantite corse giornaliere pari all'80% dell'orario previsto ante Covid, per poi entro fine mese passare al 100%.



Bene, oggi il sito Atac riportava la seguente situazione riportata in FIGURA1, ovvero 61 corse (teoriche) per tratta, cioè 122 al giorno, pari a circa il 68%.

Distante da quanto promesso. Certo, il servizio su ferro termina alle 21 a causa dei lavori sulla Colombo. Atac assicura il servizio navetta sostitutivo dopo le 21 ma certo una navetta non è equivalente ad un treno e adesso ancora di più con tutte le limitazioni di capienza, distanze, ecc...


L'orario suddetto evidenzia una frequenza ogni 15' anche nelle ore di punta, mentre lunedì era la metà, quindi, ignoriamo perchè, c'è stato un netto peggioramento del servizio (minori treni a disposizione??).

Ma non finisce così, perché le cose stanno anche peggio. E infatti Atac stessa era costretta ad ammettere laconicamente: “Servizio modificato” e riportava una frequenza di 20' in orario di morbida. Vedi FIGURA2


E' del tutto evidente che in questa condizione, con le limitazioni imposte a causa del Covid, se la frequenza dei treni è quella di oggi tutta la prevenzione va a farsi benedire, perchè già ieri sera verso le 20 la situazione era già più critica, perchè esauriti i posti a sedere la gente è rimasta in piedi dove riteneva più opportuno, non essendo ancora definiti all'interno i posizionamenti per i viaggiatori non seduti (vedi FIGURA3).


Questo non lascia ben sperare per il futuro, tanto per la scarsa frequenza e per il possibile affollamento nelle ore di punta, tanto per il fai da sé sul posizionamento lungo le banchine e dentro il treno.

Mancano ancora all'appello le indicazioni di dettaglio ai passeggeri ed alcuni display non sono funzionanti (p.e. CasalBernocchi, Tor di Valle). Manca del tutto il personale di stazione, sia di Atac che altro, come promesso.

Provate a fare le segnalazioni ad Atac, come abbiamo fatto noi, vedi FIGURE4e5. Ciò che abbiamo provato a ribadire è in FIGURA6.
Che cosa possiamo concludere? Ci risiamo! Molte delle promesse della Regione sono evaporate come neve al sole dopo appena un paio di giorni. Ci auguriamo che la prossima settimana le cose siano migliori, ma abbiamo più di qualche dubbio.





Da parte nostra ribadiamo alle controparti tutte le nostre proposte necessarie per garantire un servizio decente pur in questa situazione emergenziale e ci batteremo finchè non saranno prese in considerazione, perchè ad oggi proposte migliori non ce ne sono.

Nel frattempo continueremo a vigilare e ad informare.





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