Il Tpl regge alla Fase 2, i dati

Il Tpl regge alla Fase 2, i dati

Il Trasporto Pubblico della Capitale regge l'urto con la Fase 2, questo quanto è emerso dalla Commissione Mobilità di venerdì 8 maggio, durante la quale sono stati snocciolati alcuni dati molto interessanti anche sul trasporto privato. Questi dati meritano un approfondimento





Traffico privato al -46%, 96mila passeggeri al giorno nelle metro contro i 750mila del pre lockdown, l’ora di punta passata dalle 7.30 alle 7. 

Sono alcuni dei dettagli della fotografia del trasporto pubblico di Roma ai tempi del coronavirus scattata oggi dalla commissione capitolina Mobilita’, convocata dal presidente Enrico Stefano (M5S) per analizzare e verificare le misure adottate nella fase 2 dell’emergenza Covid-19 insieme ai rappresentanti di Atac e di Roma Servizi per la Mobilita’ e alla presenza dell’assessore ai Trasporti, Pietro Calabrese, tutti concordi per ora sul risultato del post 4 maggio: 

“Il sistema, dai bus alle metro fino ai parcheggi, sta tenendo”. Per il presidente della commissione, Enrico Stefano, infatti, “tutti gli scenari che avevamo delineato si sono confermati. Anche su Atac abbiamo visto situazioni molto ordinate, sebbene il non poter svolgere il servizio notturno ha avuto un riflesso importante sulle prime corse diurne, che in periferia sono risultate piu’ affollate”.

A fornire i dati complessivi sul trasporto nella Capitale e’ stato Stefano Brinchi, presidente e ad di Roma Servizi per la Mobilita’: “Abbiamo fatto dei lavori con tre Universita’ romane e il supporto di Atac, e il 30 aprile abbiamo fatto delle stime su quello che ci aspettavamo per il 4 maggio, prendendo in considerazione gli addetti. 

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A Roma al 31 gennaio c’erano 1,2 milioni di addetti in circolazione, il 4 maggio erano 550mila: le simulazioni dell’ora di punta sui mezzi pubblici si sono rivelate molto aderenti. Le auto in circolazione sono passate dal -69% del 24 marzo al -40 del 4 maggio, i mezzi pesanti da -40 a -25, gli spostamenti pedonali in centro da -95 a -87 e i passaggi nelle metro da -94 a -85”. 

Insomma, ha sottolineato Brinchi, “non vediamo un aumento esponenziale del traffico privato, che ieri era al -46% rispetto al pre lockdown. Il trasporto pubblico e’ sicuro ma c’e’ da aspettarsi un aumento del traffico col passare dei giorni, anche perche’ la propensione al ritorno al trasporto privato e’ maggiore di quella al pubblico. 


Se le infrastrutture per il trasporto privato non vengono potenziate, e intendo con interventi come la quarta corsia del Gra o un’altra tangenziale, in equilibrio si tornera’ comunque a utilizzare mezzi sostenibili”-

Come ha spiegato Sabrina Bianco, della divisione Superficie di Atac, per quanto riguarda i bus “abbiamo attuato da subito un servizio con 1.300 vetture con orari prolungati alle 23.30 su diverse linee. 

Il servizio e’ stato potenziato su circa 51 linee e in questi giorni abbiamo monitorato l’andamento del servizio presenziando 24 nodi principali e 36 capolinea controllando in almeno un punto il 70% delle linee. 

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I nostri conducenti, inoltre, con il pulsante del terminale autisti ci segnalano quando la vettura porta un numero di utenti superiore al 50%, e tutti questi dati vengono poi confrontati con i contapasseggeri montati su alcune vetture”. 

Il risultato, ha sottolineato Bianco, “e’ che solo alcune linee hanno presentato criticita’, soprattutto la mattina perche’ manca il servizio notturno: per questo le linee bus 106 e 508 sono state potenziate per quanto riguarda la prima partenza e le 19 e 723 come intera linea. La 19 avra’ un’ulteriore intensificazione a partire da lunedi’”.

Sulle metro, ha fatto sapere Claudio Scilletta, responsabile Metroferro di Atac, dal 4 maggio “abbiamo iniziato il servizio a pieno ritmo, con 30 treni sulla linea A, 28 sulla B e 8 sulla C. 

Anche noi abbiamo riscontrato nelle primissime corse della mattina, soprattutto la prima, in tutti i capolinea: di conseguenza abbiamo attuato contingentamenti con dispositivi fissi e anche variabili di stazione in stazione e di orario in orario per mitigare i problemi di sovraccarico che abbiamo visto in alcune fasce orarie, oltre al compartimentamento dei flussi in tutte le stazioni tra ingressi e uscite e all’apposizione di marker sulle sedute dei treni che non possono essere utilizzate. 

A breve avremo anche dei dispositivi di blocco automatico dei tornelli quando si superano determinati limiti. Per dare un’idea dei numeri, da lunedi’ registriamo da 115 a 120mila validazioni al giorno su metro e ferrovie, mentre prima dell’emergenza la media era di circa 750mila al giorno solo per le tre metro, che oggi ne fanno 96mila”.





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