Roma-Lido: novità nella gestione e vecchi investimenti

Roma-Lido: novità nella gestione e vecchi investimenti



Sono 800 i milioni di euro previsti per il rilancio delle due ferrovie concesse: la Roma-Viterbo e la Roma-Lido. Un restyling annunciato dalla Pisana che dovrebbe prevedere un miglioramento del servizio sia in termini di corse più frequenti e puntuali, che dal punto di visto dell’ammodernamento dei treni e dell’intera rete. 


Le due tratte da tempo si contendono il trofeo Caronte di Legambiente, che ogni anno ‘premia’ la peggiore linea ferroviaria d’Italia dedicata ai pendolari. 

Tra gli elementi che concorrono ad assegnare il premio ci sono i ritardi, le corse saltate e i disagi quotidiani che i pendolari devono subire utilizzando, spesso senza reali alternative, queste linee per recarsi sul posto di lavoro. 


🎥 33 minuti di attesa in orario di punta!
Un primato di disservizi richiamato anche dal Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che in conferenza stampa, nell’annunciare i nuovi interventi, ha dichiarato: “Mi associo a tutti coloro che dicono che la Roma-Viterbo e la Roma-Lido fanno schifo. 

Quindi questo investimento – ha detto Zingaretti – è una scelta radicale per ascoltare il grido di dolore dei pendolari dentro e fuori Roma e per consegnare loro una nuova stagione e un sistema di trasporti rinnovato. 

Dal 2013 ad oggi su questo settore è stata fatta una mezza rivoluzione e questo è il nostro atto d’amore verso Roma e verso il territorio”.




GLI INVESTIMENTI

Gli 800 milioni promessi, provenienti perlopiù da stanziamenti già annunciati nel corso dei mesi scorsi, sono suddivisi in 315 milioni dedicati all’acquisto di nuovi convogli (38 sulle due linee), 180 milioni per l’ammodernamento della Roma-Lido e 337 milioni di investimenti sulla Roma-Civita Castellana-Viterbo. 


📃 Commissione trasparenza:
Situazione ferrovie regionali
In particolare sulla Roma-Lido sono previsti interventi su recinzioni e barriere fonoassorbenti, un nuovo deposito ad Ostia Lido, oltre all’attività di manutenzione straordinaria del materiale rotabile esistente e al potenziamento e risanamento della linea elettrica, con un rinnovo totale della linea che comprende anche deviatoi.

LA NUOVA GESTIONE DELLE LINEE

Naturalmente la particolare situazione in cui si trovano queste Ferrovie (di proprietà della Regione ma di fatto ‘concesse’ in uso all’Atac), sarebbe, per la Pisana, la principale causa dei disservizi. Così dal 1 gennaio di quest’anno l’Astral (società gestita dalla Regione stessa) affiancherà l’Atac nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli interventi, mentre dal 1 luglio 2020 subentrerà definitivamente nella gestione delle infrastrutture. 

Allo stesso tempo Cotral affiancherà la municipalizzata romana nella gestione dei servizi ferroviari, per diventare poi gestore unico dal 1 luglio. 

“Questo – afferma Zingaretti – garantirà una gestione pubblica delle linee. 


Il futuro della Roma-Lido visto dai pendolari
Con Astral e Cotral che serviranno i circa 70mila utenti al giorno sulla Roma-Viterbo e i 240mila sulla Roma-Lido, con un investimento di 800 milioni, 500 dei quali attivabili entro i primi sei mesi del 2020”. Non si può però dimenticare come in passato siano state scartate delle interessanti alternative. 

In particolare per la Roma-Lido nel 2015 la Regione Lazio respinse la proposta della società francese Ratp, che avrebbe riqualificato e preso in gestione la linea. 

Allora la decisione della Pisana fu chiara: puntare su Atac per intervenire sulla linea, con 180 milioni e dei cantieri che, ad oggi, non sono mai partiti.

LE REAZIONI

Naturalmente non potevano mancare le repliche a questi annunci, in particolare su Facebook è il consigliere comunale del M5S e Presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefàno, a sottolineare come nonostante i disservizi sia riduttivo addossare le colpe unicamente al gestore Atac: “In particolare per quanto riguarda la Roma-Lido – spiega Stefàno – la Regione Lazio è il proprietario, ma gli investimenti sono stati pari a zero. 

Anzi, da anni sono parcheggiati in Regione i 180 milioni di euro del CIPE per l’ammodernamento della linea. Nel frattempo, tutto è ricaduto sul gestore (Atac) e su Roma Capitale, che hanno messo a disposizione i treni (i CAF300 infatti sono di proprietà di Atac, le MA200 di Roma Capitale) e i depositi. 

Risorse che di norma sono in capo al Proprietario e non certo al Gestore”. Critiche anche sul futuro della linea e sull’idea della Roma-Lido di domani: “Deve essere una metropolitana -afferma il consigliere penta-stellato – lo abbiamo messo nero su bianco nel PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). 

Ricadendo l’infrastruttura poi interamente nel territorio di Roma Capitale, è auspicabile che la proprietà passi all’Ente di prossimità (quindi al Comune, ndr), anche in ottemperanza al principio costituzionale di Sussidiarietà”.

Da UrloWeb







Iscriviti alla newsletter! Se desideri rimanere aggiornato, inserisci il tuo indirizzo email.

* indicates required
Email Format


Posta un commento

2 Commenti

Anonimo ha detto…
I discorsi sono sempre gli stessi: "la colpa non è mai del gestore" (come se L'ATAC fosse un campione in efficienza del servizio: ma stessero zitti, che colpe ne ha anch'essa e come); "la ferrovia deve poi diventare una metropolitana" (perché metropolitana, nella loro mente vuota, significa automaticamente efficienza, anche se non lo è, come nel caso della Lido, che appunto è una ferrovia suburbana e non una metropolitana). Frasi fatte e stereotipate, che lasciano il tempo che trovano.
Anonimo ha detto…
Ni fa ridere il discorso sul parco treni. Intanto, sia i CAF che le MA200 furono acquistati dal Comune di Roma (i primi furono anzi finanziati per il 60 per cento dallo Stato e per il 40 per cento dal Comune di Roma), quindi non vedo come i primi possano essere dell'ATAC che, come azienda di pura gestione, non dovrebbe essere proprietaria di nulla. Ma, a parte questo, mi piacerebbe tanto sapere chi ha deciso ed autorizzato l'accantonamento dei treni serie MR100, 200 e 600 (che sarebbero dello Stato) nonchè delle MR300 (che appartenevano all'allora CTL - Consorzio Trasporti Lazio, che in pratica era "la mente" dell'allora ACOTRAL, entrambi poi fusi nel COTRAL nel 1993) per metterci treni non adatti e riciclati dalle metropolitane, come appunto CAF ed MA200, nati espressamente per la linea A. Discorso a parte va fatto per i treni serie 500, in realtà acquistati dal Comune per la linea B ma anche da utilizzare (anzi principalmente) per la Lido. Il parco MR andava interamente tenuto in servizio, specialmente le motrici FIREMA E40 M1 ed M2 serie MR600, relativamente recenti, in attesa di treni nuovi: non c'entrava per nulla accantonarlo, sostituendolo con treni magari più moderni ma non adatti alla Lido. Questi fatti, però, sembra che nessuno sia in grado di contestarli.