RassegnatiStampa - Il potere dei partiti politici come quello delle organizzazioni sindacali storiche è antico, viene da lontano ed è sedimentato nel tempo, ma ormai è vecchio - In 5 anni ci sono stati 6 amministratori delegati, Broggi se non sbaglio è il settimo. In Atac milioni di euro vengono distribuiti ai dirigenti, che hanno il solo merito di affossare l'azienda - Se Broggi, Marino e Improta avessero voglia di cambiare qualcosa dovrebbero ascoltare le nostre proposte perché il risanamento non passa per la privatizzazione, neanche se a chiederlo è l'Europa
Da: RomaPost
Oggi hanno sfilato per le vie della capitale due diversi cortei, confluiti poi in un unico gruppo. Diritto all'abitare e contrarietà alla privatizzazione della muncipalizzata del trasporto pubblico locale le parole d'ordine della manifestazione.
Il discorso del leader del sindacato degli autoferrotranvieri "Cambia-menti M410" Micaela Quintavalle ha riassunto e concluso la manifestazione nazionale del trasporto pubblico, a piazza SS. Apostoli, a cui hanno partecipato anche i Movimenti per la Casa.
Toni duri nelle parole della bionda autista Atac: "Rivogliamo il maltolto, il diritto ad avere diritti, il diritto alla sicurezza, alla salute, a una giusta remunerazione, e perché no, il diritto reale di controllo dei Piani aziendali. In nome di questi sacrosanti obiettivi, sappiano i nostri interlocutori che innesteremo una conflittualità permanente, una lotta continua in azienda, praticamente senza tregua".
Non manca la critica alla politica e ai sindacati: "Il potere dei partiti politici come quello delle organizzazioni sindacali storiche è antico, viene da lontano ed è sedimentato nel tempo, ma ormai è vecchio".
Netta la denuncia della situazione dell'azienda romana dei trasporti: "In 5 anni ci sono stati 6 amministratori delegati, Broggi se non sbaglio è il settimo. In Atac milioni di euro vengono distribuiti ai dirigenti, che hanno il solo merito di affossare l'azienda, per non parlare poi di altri sprechi e spartizioni. Non è più possibile chiedere a tutti i lavoratori e agli autisti altri e ulteriori sacrifici".
Un messaggio chiaro, infine, ai vertici aziendali e comunali: "Se Broggi, Marino e Improta avessero voglia di cambiare qualcosa - afferma Quintavalle - dovrebbero ascoltare le nostre proposte perché il risanamento non passa per la privatizzazione, neanche se a chiederlo è l'Europa".
Da: Giornalettismo
CHI PARTECIPA – Sotto l’hashtag #20G si segue l’ondata di minicortei e protesta che sta invadendo in queste ore la Capitale.
I MoVimenti per il diritto alla casa sono partiti stamane dall’università La Sapienza a San Lorenzo per poi riunirsi a Piazza Porta Pia, luogo simbolo della mobilitazione antagonista. Si prosegue nel pomeriggio tutti uniti per il trasporto pubblico.
A capo dei dipendenti dell’azienda capitolina Michela Quintavalle, che ha dato vita a «CambiaMenti», associazione sotto cui si riunisce una sorta di comparto autoferrotranvieri rigorosamente “no logo”.
Molte le richieste degli autisti tra cui’assunzione immediata in Atac di nuovi conducenti, inversione del rapporto fra dipendenti amministrativi (oggi in surplus) e operativi, abbattimento dell’età media del parco mezzi, esclusione di privatizzazione ed equiparazione degli stipendi a parità delle mansioni svolte.
Alla manifestazione saranno presenti anche delegazioni da Genova, Firenze e Milano.
Non solo, presenti anche gli autonomi della Polizia Locale, fra cui la Fidael e gruppi indipendenti sotto l’azienda Ama.
I no logo però ci tengono a precisare che non saranno esposte bandiere o simboli di partito onde evitare “strumentalizzaizoni” alla protesta.
Da: Roma.Corriere
MILLE PERSONE - Circa un migliaio in tutto i manifestanti giunti in piazza Santi Apostoli. Sul palco allestito per i comizi sono saliti i rappresentati del nuovo sindacato M410, capeggiato da Micaela Quintavalle, la «pasionaria» dell’Atac, acclamata durante un’assemblea a Tor Pagnotta diversi mesi fa.
Il nuovo sindacato istituto da due mesi, è nato dal movimento della «rivolta degli straordinari» di novembre, cresciuto sul gruppo facebook ed è alimentato ogni giorno dalla Quintavalle.
«BASTA CON GLI SPRECHI» - «La battaglia è appena iniziata. In cinque anni abbiamo avuto sei amministratori delegati, Brogi è il settimo»
L’attacco della Quintavalle è sui «Milioni di euro che sono stati e vengono distribuiti a dirigenti che hanno avuto l’unico merito di affondare l’azienda».
La pasionaria dell’Atac ha sottolineato come «Non possiamo più accettare le spese per le consulenze, il sistema “parentopoli” e altri sprechi e sparizioni».
E in difesa dei lavoratori: «Non è più possibile chiedere altri sacrifici» ha precisato. «Gli stipendi dei dirigenti continuano a essere troppo elevati. Spendiamo tre milioni di supermini l’anno dal livello quadro in poi, non è più accettabile».
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