Rassegnati-Stampa: La #RomaLido sui giornali

Quasi quasi mi mancava... ma anche no! Rassegna stampa dell'happening di ieri a Casal Bernocchi - Ci sono tutti dal Corriere al Messaggero a Metro, manca solo Repubblica, che fino a pochi mesi fa invece ci massacrava senza pietà (ma la colpa è mia che non avrò trovato l'articolo) - Grazie a (quasi tutti) quelli che ci hanno citato - Buona lettura





Roma-Lido di nuovo guasta: code nel «gioco» del tutti giù per terra

ROMA - Tutti giù per terra. È il nuovo «gioco interattivo» offerto in esclusiva ai pendolari della Roma-Lido. Le regole sono semplici: sali sul treno, aspetti che si rompa, scendi e aspetti il prossimo. Che non arriva.

Vince chi riesce a sopravvivere, chi non cade dalla banchina strapiena all’inverosimile e chi arriva al posto di lavoro. Scene di quotidiano disservizio per la linea che da Ostia porta migliaia di cittadini verso la Capitale: questa volta a paralizzare la tratta ci hanno pensato le porte guaste di un mezzo in transito alla stazione di Casabernocchi.

Ed è accaduto in pieno orario di punta, intorno alle 8 di martedì 21 maggio: esattamente il giorno dopo il tour che i candidati alla presidenza del X Municipio (ex XIII), hanno compiuto sulla Roma-Lido ma senza gustarsi i soliti gravi disagi. «Fortunati loro», hanno ironizzato i pendolari - che pure avevano rivolto un appello ai politici nel febbraio scorso- , dopo la visita di Andrea Tassone del Pd, Cristiano Rasi del Pdl e Paolo Ferrara del Movimento 5 Stelle.

STAZIONI INVASE - «Ci scusiamo per il disagio il servizio si normalizzerà dopo il transito del prossimo treno», ha annunciato l’Atac su Twitter comunicando ai passeggeri bloccati nelle fermate della Roma-Lido, che lo stop era dovuto alla rottura di alcune porte. Proprio alla normalità però sulla linea non si è tornati se non oltre un’ora più tardi, visto che con i ritardi accumulati e i treni stracolmi, sulle banchine si erano formate folla oceaniche di pendolari arrabbiati e stremati. Tanto che, come twitta Gandalfilgrigio, «c'è gente in fila sulle scale mobili», o come spiega un altro utente «arriva il treno successivo, altra freccia ricondizionata. Strapiena. La porta di fronte a me è rotta. Naturalmente non riesco a salire».

ALTA TENSIONE – Dopo oltre mezzora da «insardinatissimi», ovvero viaggiatori stretti come sardine, tra i lavoratori e gli studenti in attesa dei mezzi scomparsi, gli animi si sono surriscaldati, come si riassume nei commenti di odisseaquotidiana.blogspot.it, che ogni giorno con ironia e puntualità racconta i disagi dei viaggiatori lidensi. L’utente «jokerulez» si appella direttamente a @Infoatac e spiega con calma: «continuano ad arrivare carrette strapiene a Casalbernocchi, come risolviamo stamattina con la Romalido?»; altri annunciano ancora treni superaffollati dopo mezzora e prevedono botte per entrare nei vagoni e gomiti alti. Ai candidati al Municipio di Ostia i pendolari della Roma-Lido chiedono solo una cosa: i fatti dopo le parole.

Da: romadailynews.it/ che riporta da Il Messaggero

Stavolta è tutta colpa delle porte dei vagoni. O meglio, del sensore che ne indica la chiusura ermetica, che invece di dare l’ok alla sicurezza segnalava un malfunzionamento. Così, ieri, il Roma-Lido delle 8.30 è rimasto in panne alla stazione di Casalbernocchi. Proprio nell’ora di punta, quando centinaia di pendolari sono diretti a Roma. Un guasto arrivato il giorno dopo il tour dei candidati alla presidenza del X Municipio di Pd e Pdl, che per poche ore hanno evitato il disastro. «Ci scusiamo per il disagio, il servizio si normalizzerà dopo il transito del prossimo treno», ha spiegato Atac su Twitter, mobilitando i propri tecnici per riparare il guasto, lasciando sulla banchina centinaia di pendolari. Inutile, la rabbia è montata fino a quando gli ultimi utenti hanno potuto finalmente lasciare le stazioni, andare chi al lavoro, chi a un appuntamento, chi all’università.

Tutto si è risolto in poco meno di un’oretta, spiegano dall’azienda. Quando il treno rotto è stato sostituito con uno funzionante. Comunque vetusto e malconcio, hanno replicato i pendolari. Furibondi i commenti sui blog e sui social network: «Ãˆ vergognoso», «Siamo stufi, non possiamo programmare le nostre vite», «Ogni volta sali, ma on sai se arriverai a destinazione». Oltre ovviamente ai commenti lungo le banchine della stazione. «Oramai ci siamo abituati – dice sconsolato Fabrizio, avvocato – bisognerebbe fare una causa collettiva e chiedere i danni, ma in questo Paese gli utenti hanno solo diritto a pagare per un servizio scadente». Ovviamente ci sono stati anche reazioni e commenti non così composti ed educati. «Una linea allo sfascio – hanno detto altri pendolari – eppure i costi degli abbinamenti e dei biglietti sono aumentati, il servizio invece è rimasto uno schifo». Un servizio a cui accedono almeno 90mila cittadini al giorno, il più alto in fatto di numeri. Sul litorale, infatti, seguono la Fiumicino Aeroporto Orte con 65mila persone al giorno e la Nettuno Anzio-Roma con 41mila passeggeri. (Il Messaggero Cronaca di Roma)

Da: OstiaTV

Casalbernocchi – Non c’è pace per la Roma-Lido, ribattezzata a vario titolo dai pendolari stremati  ‘carretta del mare’, ‘treno infernale’ e via di questo passo. Questa mattina intorno alle otto si è registrato un nuovo guasto sulla linea ferroviaria che collega Ostia con la Capitale. E a Casalbernocchi sono rimasti a terra centinaia di pendolari stravolti, furiosi. Stavolta il convoglio è stato bloccato per un problema alle porte. E gli utenti, in attesa del treno successivo, che pure quando è arrivato aveva un problema ad una porta, si sono scatenati su twitter e facebook con commenti al vetriolo. Commenti non tanto cortesi all’indirizzo dell’Atac, che gestisce la tratta. E che ha diffuso questa nota: “Il treno 2080 si è fermato per segnalazione guasto porte che ne impediva il proseguimento della marcia. Ci scusiamo per il disagio: il servizio si normalizzerà dopo il transito del prossimo treno”. Nota che però non ha placato gli animi.

L’ultimo clamoroso, insomma, più clamoroso dell’ordinario, disagio si era registrato la mattina di giovedì 9 maggio quando un migliaio di pendolari erano rimasti fermi sulla banchina della stazione di Acilia. ‘Naturalmente’ nell’orario di punta, tra le 7.30 e le otto. Proprio ieri mattina, lunedì 20 maggio, i due candidati presidenti al municipio X, Andrea Tassone, per la coalizione di centrosinistra, e Cristiano Rasi per quella di centrodestra, hanno compiuto un mini tour sulla Roma-Lido, convenendo entrambi che la linea necessita di interventi. Sarà la volta buona?

Da: Metro

È bastato il guasto a un treno, ieri alle 8, a mandare in tilt il traffico sulla Roma-Lido. Migliaia di studenti e lavoratori si sono ritrovati ammassati sulle banchine, talmente stipati da rschiare di cadere sui binari, mentre davanti a loro sfilavano convogli stracarichi. Solo pochi “fortunati” sono riusciti a salirci, a suon di gomitate. È l’ultima cronaca della via crucis affrontata dai pendolari della tratta, testimoniata puntualmente sul blog “Odisseaquotidiana” e sulla pagina Facebook “Il trenino Roma Lido”.

Tutto è nato dalla segnalazione di alcune porte guaste al treno 2080 alla stazione di Casal Bernocchi, dichiarato non agibile. Ai pendolari che affollavano la banchina si sono aggiunti gli altri viaggiatori. Dopo alcuni minuti si è creata una folla in attesa dei treni successivi, che ha riempito ogni spazio disponibile, comprese le scale mobili verso l’uscita. E i convogli in arrivo, per effetto del guasto a Casal Bernocchi e del blocco momentaneo della linea, sono arrivati stracolmi. «Erano i soliti treni ricondizionati (di vecchia generazione e riparati più volte), anche questi con alcune porte guaste» si è sfogato Dario, uno dei pendolari protagonisti di questa “Odisseaquotidiana”.

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